Inaugurata oggi Smau Padova: tutti i vincitori della prima giornata

Aperta oggi la settima edizione di Smau Padova, evento che punta a mettere in luce i modelli di successo di una Regione in prima linea nel cogliere le opportunità di cambiamento e innovazione derivanti dall’incontro con startup e centri di ricerca

Si è aperta oggi la settima edizione di Smau Padova, che fino a domani accoglierà al Padiglione 11 di Padova Fiere oltre 3.500 imprenditori e manager da tutto il Nordest presentando oltre 100 innovazioni provenienti da 30 startup e centri di ricerca e dal mondo delle tecnologie digitali rappresentato da primattori del settore, tra cui Aruba, Dell, Infor, Microsoft, Oracle, Sap, Telecom Italia e Vodafone, presenti con i propri partner.

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 L’obiettivo è quello di creare un ponte tra startup e imprese, definendo un modello di sviluppo che parte dal basso, dal talento dei giovani innovatori, che possono far leva sulla nuova normativa nazionale sulle startup, sul rapporto diretto con il mondo universitario e sulle numerose tecnologie disponibili a costi più contenuti, grazie alle quali possono esprimere al meglio la propria creatività e trasformarla in business a disposizione delle imprese mature. “Il Veneto, spiega Pierantonio Macola, è tra i primi territori che ha colto le opportunità di quel modello che viene chiamato “Open Innovation” e che rappresenta la chiave per dare nuova energia alle imprese, partendo proprio dalle startup e dai centri di ricerca, che possono essere per il mondo dell’industria il reparto ricerca e sviluppo esterno a cui affidarsi. Questa Regione infatti è sempre stata un laboratorio di modelli di successo che poi vengono esportati a livello nazionale. Un esempio concreto è la cultura dei distretti che ha determinato il successo di questa Regione e che proprio da questo territorio si sta evolvendo in un nuovo modello di aggregazione di imprese, non più secondo criteri di prossimità geografica, ma sulla base di competenze settoriali, interregionali, così come indicato dalla Comunità Europea, in base alla programmazione Horizon 2020. Un altro esempio sono gli incubatori e gli acceleratori d’innovazione di questa Regione, punte di diamante del nostro Paese, in grado di coltivare idee e far crescere talenti che le imprese devono far proprie per giocare d’anticipo sulle richieste del mercato. In questo contesto Expo 2015 rappresenta un’occasione per le imprese del Veneto, che hanno l’opportunità di presentare la propria offerta a livello mondiale, al pari dei grandi operatori internazionali, ma per farlo devono comprendere come le moderne tecnologie digitali diventano fondamentali per agganciarsi adeguatamente alle opportunità di questo importante appuntamento.”

 Un’esigenza sottolineata anche da Riccardo Donadon, founder di H-Farm, presente in fiera con due startup della sua scuderia, Responsa e Zing, il quale dichiara: “Acquisire una piccola impresa innovativa, proiettata verso il futuro e tenerla affianco al proprio business motivandola al risultato è terribilmente più efficace oggi che assumere dei giovani talentuosi ed inserirli all’interno della propria struttura aziendale. Nel primo caso corrono indirizzati verso i need da risolvere liberi da condizionamenti e in grado di rinnovare lo spirito imprenditoriale, nel secondo caso vengono assimilati rapidamente dalla struttura aziendale, ne subiscono la complessità ed acquisiscono il ritmo di chi compra. Una considerazione banale, scontata ma che purtroppo non è ancora valutata in profondità nelle aziende che si illudono di spendere meno nell’assumere che nel comprare. Questa assenza di cultura di fusione e acquisizione (M&A) è intrinseca al nostro paese, e oggi si unisce in modo pericoloso alla scarsa consapevolezza dell’importanza e dell’urgenza dell’innovazione. Il coinvolgimento delle aziende tradizionali italiane è importante per chiudere il cerchio e fare in modo che le startup possano integrarsi appieno nel sistema produttivo italiano. Il raccordo con le medie e grandi aziende aiuterebbe le startup ad arrivare al “punto di non ritorno” e ad agganciare strutture e mercati più solidi e ampi. Tutto questo sarebbe un grande incentivo per le aziende tradizionali che hanno così la possibilità di creare o potenziare al proprio interno attività di ricerca e sviluppo, grazie al know how e all’esperienza delle startup che vengono acquisite.”

Della stessa idea Marialuisa Coppola, Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione della Regione Veneto che dichiara: “Anche quest’anno la Regione Veneto rinnova la propria presenza istituzionale a SMAU, quale grande opportunità per promuovere la ricerca e l’innovazione nei nostri settori produttivi, condividere idee, conoscenze e risultati e facilitare il rapporto con le imprese incontrando gli operatori e presentando, nel consueto spazio dedicato, le opportunità finanziarie offerte dalla Regione. Innovare ed aggregarsi per poter essere competitivi sui mercati internazionali rappresentano, infatti i temi da cui oggi non si può più prescindere e sui quali ricostruire con successo un rinnovato modello veneto. Il momento è delicato e decisivo, ma al contempo ricco di nuove opportunità che a breve si potranno cogliere dai fondi europei della nuova programmazione 2014-2020. Il nostro impegno è per disegnare con le imprese e il nostro capitale umano il Veneto del futuro, un Veneto ai vertici dell’Europa.”

La prima giornata di Smau Padova è iniziata alle ore 11.00 con l’evento di apertura dal titolo “Innovazione e competitività per le imprese italiane: Premio Innovazione ICT e Premio Lamarck”. Dopo i saluti iniziali di Pierantonio Macola, una selezione delle startup presenti in fiera ha raccontato la propria idea di business in 90 secondi, nell’ambito di uno Speed Pitching, moderato da Emil Abirascid di StartupBusiness, successivamente si è passati alla consegna del Premio Lamarck a Esse Solutions, QuiCibo e Responsa. Il riconoscimento realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria è rivolto alle più promettenti idee di business pronte per supportare l’innovazione delle imprese mature. A consegnare il Premio Lamarck erano presenti Enrico Berto, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Veneto e Rodolfo Cetera, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Padova. Successivamente Alvise Biffi, Vicepresidente Piccola Industria Confindustria e Cinzia La Rosa, Presidente Piccola Industria Confindustria Veneto hanno presentato AdottUp: il programma di Piccola Industria Confindustria per l’adozione delle startup. Prima di passare alla consegna del Premio Innovazione ICT, Federico Pedrocchi giornalista di Radio 24 ha intervistato Gianluigi Cogo, dell’Agenda Digitale Regione Veneto sul tema  “Il futuro del digitale, tra Smart City, Cloud e Big Data”.

Al termine l’attenzione si è spostata al mondo delle imprese con il Premio Innovazione ICT Nordest che ha consegnato un riconoscimento ai progetti più innovativi di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese della Regione: Lago, Salvagnini, Diwo e Siggi Group. Hanno consegnato il Premio Marialuisa Coppola, Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca e Innovazione di Regione Veneto e Stefania Brogin, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Padova.

Nel dettaglio i vincitori del Premio Lamarck:

 Esse Solutions, startup di Ponte San Nicolò (PD) che presenta Smart4Sell una soluzione modulare su tablet, componibile e personalizzabile, pensata e progettata per la forza vendita in grado di gestire clienti, preventivi e ordini direttamente da iPad.

Responsa, fondata da Gabriele Antoniazzi e ospitata all’interno di H-Farm, è una piattaforma che permette alle aziende di capitalizzare al massimo le attività di supporto al cliente, attraverso un’area di domande e risposte interattiva e sempre aggiornata integrata dentro al sito web e Facebook fan-page.

QuiCibo è il più grande mercato on line dell’agroalimentare dove acquistare direttamente dai produttori. La startup innovativa è insediata presso il Parco Scientifico e Tecnologico di Verona e conta ad oggi più di 800 aziende agricole aderenti a livello nazionale.

Nel dettaglio, i vincitori del Premio Innovazione ICT Nordest:

 Lago: azienda della provincia di Padova, specializzata in arredamento di design. Lago ha avviato un progetto per condurre la comunicazione e il marketing aziendale dal web 2.0 al web 3.0, dall’anagrafica al social CRM. Il nuovo ecosistema web di Lago comprenderà varie realtà referenti al web, dal sito ai social, dal direct marketing alle app mobile. Le reciproche integrazioni di queste varie realtà permetteranno all’azienda di potenziare i singoli strumenti, così come di avere una condivisione del valore generato all’interno dell’intera rete.

DIWO:  giovane realtà imprenditoriale di Pordenone che ha intrapreso un progetto di business orientato alla vendita online di prodotti hi-tech, per consolidare ed estendere la propria azione su territorio nazionale ed internazionale.

Salvagnini: azienda di Vicenza che si occupa di vendita ed assistenza di  macchine e sistemi flessibili per la lavorazione della lamiera ha adottato, in collaborazione con Dell, una soluzione di Cloud privato, esternalizzato, realizzato su misura per l’azienda, che ha assicurato un miglioramento della continuità operativa nell’erogazione dei servizi informatici alle numerose sedi nazionali ed estere.

Siggi Group: azienda della provincia di Vicenza, specializzata nella produzione di abbigliamento professionale e scuola ha adottato, in collaborazione con Alterna, business partner di Microsoft, un ERP internazionale Microsoft Dynamics NAV, con la verticalizzazione Pebblestone Fashion, che ha permesso all’azienda di integrare le tre realtà aziendali preesistenti, sfruttandone le sinergie dalla pianificazione della produzione all’approvvigionamento delle materie prime, al fine di realizzare in concreto un Gruppo.

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