Il sistema che bilancia il satellite della NASA sembra difettoso e ciò rende le sue osservazioni meno accurate. Prima di guastarsi Kepler ha trovato il pianeta più simile al nostro anche se distante 600 anni luce
Il satellite Kepler è stato inviato nello Spazio dalla NASA, a cui si può inviare la propria poesia da spedire su Marte, alla ricerca degli esopianeti, cioè quei corpi celesti con caratteristiche simili alla Terra e che potrebbero ospitare la vita. Dal suo lancio nel 2009, Kepler ha individuato 132 esopianeti nella nostra galassia, di questi, due sembra possano essere abitabili, uno è grande come la Luna e un altro è praticamente identico al nostro Pianeta. Ora però la missione di Kepler potrebbe essere finita a causa di un guasto.
Kepler-22b, il pianeta gemello della Terra
Fra gli esopianeti individuati da Kepler, quello più simile alla Terra si trova a 600 anni luce da noi ed è stato battezzato Kepler-22b. Il corpo celeste ha un diametro 2,4 volte inferiore rispetto al nostro Pianeta, ha una temperatura in superficie di 22 gradi e orbita intorno alla sua stella in 209 giorni. Persino il suo sole è simile al nostro, anche se leggermente più piccolo e freddo.
Kepler si è rotto
Mentre osservava delle stelle nella costellazione del cigno, il satellite ha perso in stabilità. Due delle quattro ruote che permettono a Kepler di posizionarsi adeguatamente si sono rotte e ora la sua vista risulta difettosa. Mentre si attendono notizie sul destino del “cercatore di pianeti”, nel 2017 due suoi compagni con la stessa missione saranno spediti nello Spazio: il TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA e il CHEOPS (Characterizing Exoplanets Satellite) dell’Esa, che ha dato il via libera per il lancio del vettore Vega per le telecomunicazioni.