Per il futuro governo, l’Agenda Digitale abbia la stessa rilevanza del Fiscal Compact

“Per il futuro dell’Italia, il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale europea, fissati al 2015 e 2020, va considerato con la stessa rilevanza politica e strategica che viene attribuito al rispetto degli impegni del Fiscal Compact” è quanto ha affermato Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale intervenendo al convegno “Agenda digitale, la via maestra per avvicinare cittadini, politica e istituzioni” organizzato da Anitec questa mattina a Milano.

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“Solo affiancando alle misure per il risanamento dei conti pubblici un deciso, organico e razionale processo di digitalizzazione del Paese – ha continuato Parisi – è possibile realizzare una manovra di politica economica capace di produrre cambiamenti strutturali e invertire i trend negativi in atto. Per ridurre drasticamente la spesa pubblica, dare efficienza all’azione della Pa e aprire l’economia a nuove opportunità di crescita e aumento dell’occupazione occorrerà da parte del nuovo Esecutivo un forte commitment politico che centri sulla Presidenza del Consiglio la responsabilità per l’attuazione dell’Agenda digitale.

Ciò sarà necessario anche per superare le resistenze degli apparati burocratici, oggi così mal visti dall’opinione pubblica. La Pubblica Amministrazione solo diventando più efficace ed efficiente verrà meglio accettata dai cittadini. La riorganizzazione e digitalizzazione della Pa, infatti, è un grande progetto di cambiamento che non può essere raggiunto attraverso operazioni periferiche e sporadiche e non può essere attuato senza investire. Occorre, al contrario, un impegno manageriale da parte delle istituzioni ed enti coinvolti che possa attingere da un fondo che potrà essere finanziato dai risparmi ottenuti grazie allo switch off digitale”.

 

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