Il futuro della Travel Industry in Italia

La survey condotta da Amadeus e IDC evidenzia come il mercato dei viaggi sia influenzato dalla tecnologia mobile, dalla multicanalità e dalla valorizzazione del patrimonio turistico locale

In occasione della Seconda Edizione del Travel Technology Day, svoltasi oggi a Milano, Amadeus Italia in collaborazione con IDC ha promosso una web survey “Il Futuro della Travel Industry” a cui hanno preso parte 110 aziende del settore turistico e dei servizi. La ricerca ha evidenziato come la Travel Industry, in continua trasformazione, sia sempre più influenzata da nuovi approcci, da parte del consumatore, alla ricerca, all’acquisto e al consumo dei viaggi.

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Il futuro delle agenzie viaggi

L’indagine mette in luce come la capacità di evolvere sia un aspetto indispensabile per gli operatori del settore: alla domanda di come gli intervistati vedono il futuro delle Agenzie di Viaggio, il 57% ha risposto che potranno sopravvivere se saranno capaci di essere multicanale, se sapranno cioè proporsi al mercato con modelli di distribuzione diversificati (dal classico punto vendita all’uso di internet e dei social). Il concetto di disintermediazione oggi viene dunque sostituito da quello della multicanalità, dove l’offerta è proposta attraverso l’adozione di strumenti online e offline per raggiungere e catturare il turista ovunque si trovi. Il 26% dei rispondenti ha, inoltre, affermato che le Agenzie di Viaggio verranno sempre più sostituite da un approccio “fai da te” conseguente all’era di internet e delle app mobile dedicate. Solo il 17% è certo che sopravviveranno comunque in quanto il ruolo consulenziale degli agenti di viaggio rimane insostituibile.

Anche i Tour Operator sono chiamati in causa nel processo di evoluzione della Travel Industry: il 41% degli intervistati si aspetta una maggiore diffusione di quelli locali, che siano anche in grado di garantire maggiori e più mirate fonti di informazione e ispirazione con offerte del territorio nel quale operano. Ma non basta, il turista richiede anche offerte dedicate a prodotti di nicchia, capaci di coniugare i suoi interessi con una proposta unica e distintiva.

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Quali allora le strategie più efficaci per la promozione del patrimonio territoriale locale?

Il 78% ha risposto che è necessario integrare l’esperienza di navigazione web con tecnologie per la mobilità, indispensabili per l’utente in continuo movimento che necessita di informazioni in tempo reale, di strumenti per la condivisione delle esperienze, di esplorazione della destinazione. Il 22% ha, invece, risposto che è sufficiente offrire sul portale turistico della località le informazioni necessarie per pianificare il viaggio e poi rivolgersi offline per la prenotazione.

Nella ricerca di Amadeus-IDC emerge chiaro come la tecnologia debba essere fattore abilitante della Travel Industry. E’ necessario, oggi e per il futuro, che tutti gli operatori della filiera condividano un approccio maggiormente orientato all’adozione di strumenti e infrastrutture IT capaci di fornire servizi turistici avanzati. Il 91% dei partecipanti sostiene, infatti, che esiste un gap tra l’utente che è tecnologicamente evoluto e la tecnologia stessa che gli operatori hanno adottato.

“E’ proprio sull’innovazione che si giocherà nei prossimi anni la sfida più importante della Travel Industry, commenta Tommaso Vincenzetti – Direttore Marketing di Amadeus Italia – e sulla capacità degli operatori di generare un reale valore aggiunto per i consumatori, rivalutando e sottolineando così la loro offerta turistica. Credo che il futuro possa riservare importanti trasformazioni a questo settore, in parte già avviate oggi; per questo in Amadeus siamo focalizzati allo sviluppo di tecnologie innovative che diventino fattori abilitanti per la crescita della Travel Industry e che contribuiscano a sviluppare l’esperienza di preparazione, acquisto e condivisione del viaggio da parte degli utenti”.