Il Comune di Milano detta nuove regole a Uber

Dopo le proteste dei tassisti, Palazzo Marino ha redatto una determina per regolamentare l’utilizzo dell’app per il noleggio di auto di lusso Uber

Continua il braccio di ferro fra il Comune di Milano ed Uber, l’app per il noleggio di automobili di lusso via smartphone. Dopo le proteste dei tassisti meneghini, oggi Palazzo Marino ha pubblicato su proprio sito la determina dirigenziale per regolamentare l’attività degli NCC (Noleggio Con Conducente). “Crediamo che le nuove tecnologie possano aiutare a migliorare i servizi per gli utenti e che lo possano fare nel pieno rispetto delle regole. Per questo la nostra determina riconosce l’esistenza di queste app, come strumento utile a migliorare il servizio di NCC e, al tempo stesso, ribadisce alcuni paletti chiari”, hanno dichiarato gli assessori alla Sicurezza e Polizia locale, Marco Granelli, e quello alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran.

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Il contenuto della determina

Il Comune ha stabilito che il prezzo del servizio non può essere solamente stimato ma deve essere concordato preventivamente. Gli NCC non potranno sostare per strada come i taxi ma dovranno attendere le chiamate nelle proprie autorimesse. A tal proposito, la Giunta ha dato il via libera ad una nuova stazione per le vetture sul territorio comunale. Maran e Granelli hanno concluso affermando di essere convinti di aver garantito “garantendo contemporaneamente il diritto di innovare e la certezza del rispetto delle regole che distinguono la funzione dei taxi da quella degli NCC”.

La risposta di Umber e degli NCC

Uber non ha rilasciato dichiarazione in merito alla determina rilasciata dal Comune, che ha deciso di sospendere l’Area C dal 10 al 25 agosto, ma una risposta è arrivata da Francesco Artusa, rappresentate degli NCC in FAI Trasporto Persone.”Bisognava intervenire sull’utilizzo dello smartphone come tassametro e non è stato fatto. E manca il riferimento al tempo minimo per raggiungere il cliente.” – ha dichiarato Artusa a Wired –  “Si sono poi inventati con l’articolo 11 il divieto di prendere servizio a Milano per i titolari di autorizzazione presso un altro comune. È un provvedimento pessimo, spero ci rimettano mano al più presto”.

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