Il 96% delle imprese è impreparato a un attacco informatico

Lo rivela un nuovo studio della divisione sicurezza di Ernst & Young che avverte: “Oramai è tutta una questione politica”

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ci sono diversi modi per spiegare alle aziende perché dovrebbero interessarsi maggiormente dei loro dati digitali. Il più grande problema è che spesso le motivazioni non vanno di pari passo con le azioni di difesa. Secondo Ernst & Young il panorama che ci si trova dinanzi è davvero preoccupante: su 1.909 dirigenti statunitensi intervistati, il 96% è certo che le proprie strutture siano impreparate ad un attacco informatico e il 65% di questi danno la colpa ai paletti sul bilancio. Se poi ci si riferisce alle aziende più piccole, è del 71% il numero dei dirigenti che affermano come non ci sia una voce adeguata che possa coprire i costi per una adeguata difesa informatica.

I dati preoccupano

Lo studio si riferisce agli Stati Uniti, lo specchio di quello che avviene da questa parte del mondo e quindi un metro di quella che può essere la situazione europea. La risposta più preoccupante, secondo gli analisti. è la constatazione che molte aziende devono lottare per assumere le figure professionali richieste. Il 50% degli intervistati ha dichiarato che la mancanza di risorse qualificate è stato uno dei problemi successivi al riscontro di minacce, in costante crescita negli ultimi mesi. 

Un’evidente controtendenza

Non solo cattive notizie però. L’indagine ha evidenziato come il 70% delle imprese ascoltate abbiano affidato le questioni di sicurezza informatica ad un “livello più alto” all’interno dell’azienda, con il CIO a stretto contatto con l’Amministratore Delegato. Nel 35% delle imprese, il team di sicurezza ha riferito al Consiglio su base trimestrale e poco più del 10% su base mensile. Nonostante le preoccupazioni per i vincoli di bilancio, quasi la metà delle imprese ha detto che i fondi messi a disposizione sono in aumento, a testimonianza di una controtendenza importante a livello globale. Sono proprio le piccole imprese, con un fatturato inferiore ai 10 milioni di dollari, a vedere l’aumento maggiore dei fondi destinati alla security, nelle specifiche voci in bilancio.

Leggi anche:  Kaspersky scopre SambaSpy, un trojan che prende di mira gli utenti italiani