Big Blue ha presentato alla stampa italiana la nuova generazione zEnterprise per l’High Performance Computing e le soluzioni per il panorama mobile
In realtà l’annuncio ufficiale era stato già dato a luglio prima delle vacanze estive. Questa è stata l’occasione per parlare con i referenti italiani dell’evoluzione in atto in IBM, principalmente nel panorama dei data center e mobile. Presenti all’incontro presso il Circolo della Stampa a Milano, Paolo Sangalli, Director Systems and Technology Group IBM Italia; Andrea Negro, Mainframe Platform Leader e Giancarlo Marino, zEnterprise Software Sales Leader. La serie di annunci fatti nel corso degli ultimi mesi spingono IBM non solo verso un maggiore supporto alle piccole e medie imprese, ma anche al panorama dell’open source, grazie all’adozione di sistema interamente Linux, oltre ad un già consolidato supporto on machine.
zEnterprise: la nuova serie
Si parte dall’offerta del nuovo sistema zEnterprise per aiutare le aziende a far fronte alle dinamiche del mercato. Il nuovo BC12 (zBC12) è disponibile da 75.000 dollari e permette alle imprese di realizzare i propri progetti di Business Analytics, cloud computing e mobile. Utilizza un processore a 4.2 GHz e ha disponibilità di memoria due volte superiore al suo predecessore il z114. Per il cloud computing, zBC12 è in grado di consolidare fino a 40 server virtuali per core e può consentire ai clienti di risparmiare fino al 55 per cento rispetto agli ambienti x86 distribuiti. Come anticipato, IBM distribuisce una nuova versione Linux-only (con soli processori Integrated for Linux ovvero IFL) di zBC12, l’Enterprise Linux Server (ELS) per aiutare le imprese che stanno espandendo le loro attività. L’ELS comprende hardware e un hypervisor z/VM, con tre anni di manutenzione; il sistema è in grado di eseguire un portafoglio di più di 3000 applicazioni e i clienti possono ampliarlo con due nuove soluzioni, ELS per Analytics e Cloud-Ready per Linux su System z. “Guardiamo molto al futuro delle PMI – dice Paolo Sangalli – è per questo che come azienda abbiamo anticipato parte di ciò che è scritto nel “Decreto del fare” attualmente in attesa di adozione. In particolare anticipiamo l’allargamento di quella che è la “Legge Sabatini” attraverso il finanziamento ad aziende che prendono sistemi gestionali hardware in leasing aiutandole nel loro percorso“.
I Flex Systems per la cloud
Uno studio della Morgan Stanley indica che entro il 2014 le imprese avranno spostato oltre il 62% dei carichi di lavoro sul cloud. Un’azienda come IBM non poteva quindi farsi sfuggire l’occasione di rinfrescare la linea di prodotti per la produttività sulla nuvola, ovvero i Flex Systems. Le nuove offerte si compongono di tre sistemi, costruiti sia su IBM POWER7+ sia su un sistema x222 “a doppia densità”, basato sulla tecnologia x86. Inoltre, è stato aggiornato il Flex System Manager per consentire di monitorare e gestire fino a 5.000 endpoint di infrastruttura utilizzando dispositivi mobili iOS, Android e BlackBerry. Oltre alla realizzazione di ambienti cloud, molte aziende scelgono Flex System per potenziare le loro infrastrutture quando si tratta di sostituire gli ambienti legacy. Ad esempio, Libra Internet Bank, uno dei principali fornitori di servizi bancari in Romania, sostituirà i sistemi legacy attualmente utilizzati nell’infrastruttura di produzione basando il nuovo data center su Flex System e aumentando secondo IBM, la sicurezza, le prestazioni e l’efficienza dei servizi bancari offerti ai clienti. “La visione cloud di IBM è chiara – secondo Andrea Negro – vogliamo sicuramente ampliare il discorso verso la nuvola e la comunità open soruce. Per questo offriamo a tutti la possibilità di personalizzare i prodotti scelti anche con Linux. Non a caso in questi mesi del 2012 sono già 250 le aziende che hanno scelto un prodotto della nuova serie zEnterprise solo con Linux”.
Il settore del mobile
In ogni prodotto rinnovato è presente una forte integrazione con dispositivi mobili. E’ innegabile che l’utilizzo di smartphone e tablet stia aumentando non solo per la produttività personale ma anche aziendale. Tutto il settore BYOD sta sviluppando offerte precise per consentire ai lavoratori di avere piattaforme integrate su un unico terminale da tenere come strumento di intrattenimento e professionale. “Siamo in costante contatto con le altre sedi, soprattutto Tokyo e Haifa, per aggiornarci sugli ultimi trend e le possibilità di integrazione nei nostri progetti – ci spiega Giancarlo Marino – il futuro racconta di un contesto ben delineato a favore della mobilità, per cui tra qualche anno gli smartphone e i tablet sostituiranno in pieno i PC. Non possiamo restare fuori da questa onda, escludendo a priori questi dispositivi da una gestione interna ed esterna del flusso lavorativo aziendale“.