La Teletronica S.p.A. di Campoformido (UD) collabora con Fincantieri per fornire sistemi integrati di comunicazione e videosorveglianza sulle navi da crociera del gruppo Carnival Cruise Lines. Soluzioni Full IP all’avanguardia per un settore che in Italia vale 2,3 miliardi di euro e 10mila occupati
Le navi da crociera sono vere e proprie città galleggianti, abitate da migliaia di persone che hanno bisogno di una piattaforma di telecomunicazioni efficiente anche quando si trovano in mezzo al mare. Creare una rete efficace per tutti i servizi di gestione dati, voce e video è un processo che pochi sono in grado di realizzare: fra questi c’è un’azienda friulana all’avanguardia, la Teletronica di Campoformido. Una “piccola” realtà, 60 dipendenti, ma ad alto contenuto tecnologico, che grazie alla collaborazione con Fincantieri, la più importante azienda navalmeccanica italiana, è riuscita a fornire la tecnologia per le comunicazioni sulle nuove navi del gruppo Carnival, il più grande armatore civile del mondo che comprende anche l’italiana Costa Crociere.
«Al momento siamo l’unica azienda europea che al fornisce alle navi da crociera sistemi integrati Full IP -afferma Sergio Lodolo, presidente e ad della società-. Anche grazie al nostro supporto alla progettazione dei sistemi, Fincantieri è riuscita a offrire ai vari clienti armatori una gamma di servizi a bordo nave Full IP la cui implementazione è completamente made in Italy».
Fincantieri sceglie Teletronica
Fincantieri ha voluto Teletronica come partner nella progettazione e nella realizzazione dei sistemi integrati Full IP per navi che solcheranno i mari di tutto il mondo. «Abbiamo già realizzato -prosegue Lodolo- tre sistemi integrati di comunicazione su navi costruite negli stabilimenti Fincantieri di Ancona per la francese Compagnie du Ponant (Le Boreal, l’Austral e Le Soleal, navi del segmento lusso destinate a crociere esclusive su rotte fluviali e antartiche). Sono in portafoglio ordini altri due giganti del mare in realizzazione a Monfalcone per la Compagnia Princess, del gruppo Carnival. Una terza, per l’armatore P&O, è di prossima definizione». Per queste navi Teletronica sta realizzando sistemi telefonici ridondati e virtualizzati con 4000 utenti IP ciascuno. Per il 2013, 2014 e 2015 l’azienda sta già lavorando su altri progetti che hanno una buona probabilità di concretizzarsi in nuovi ordini di fornitura.
Teletronica al momento è l’unica realtà completamente italiana a installare sulle navi da crociera sistemi di telefonia Full IP. Oltre a questo, la società friulana progetta e installa, a bordo delle navi da crociera, i grandi sistemi integrati che comprendono videosorveglianza, networking, rete wireless e interactive tv. Si tratta di progetti innovativi che utilizzano le tecnologie di trasmissione dati e video più sofisticate e moderne al mondo. «Tutto è stato testato da Carnival, così come altri armatori in precedenza -continua Lodolo-. Nel mese di settembre 2012 un team di tecnici e dirigenti americani dell’armatore ha visitato la nostra azienda e certificato che la risposta tecnica e ingegneristica da noi fornita, soddisfa al 100% le loro richieste». Fincantieri coinvolge Teletronica fin dalla fase iniziale di progettazione dei sistemi di comunicazione da installare a bordo delle navi, e anche nelle fasi successive in cui il costruttore si confronta con l’acquirente per definire la commessa e le eventuali varianti. Acquisito l’ordine di fornitura, inizia la fase di commissioning e installazione dei sistemi. Ma dopo il varo delle navi il lavoro di Teletronica non è finito: «È fondamentale fornire al cliente assistenza costante -spiega sempre Sergio Lodolo-. E per questo i nostri tecnici sono pronti ad andare in ogni parte del mondo per risolvere qualsiasi problema».
Un settore chiave per l’Italia
Quella parte dell’industria navale italiana che si concentra sulla costruzione di navi da crociera rappresenta un settore produttivo fondamentale per l’economia del nostro Paese. Se guardiamo solo a Fincantieri, il gigante italiano del comparto, la produzione raggiunge un valore di 2,3 miliardi di euro e i dipendenti sono quasi 10mila (dati di bilancio 2011), con un indotto che arriva a occupare altre 40mila persone.