I dolori del giovane navigatore italiano

Oggi si celebra il World Telecommunication and Information Society Day e in questa occasione Kaspersky Lab ha deciso di rilasciare alcuni dati sull’utilizzo di Internet da parte degli utenti

Lo scorso anno l’utilizzo dei dispositivi mobile con accesso a Internet si era diffuso notevolmente e oggi sono uno strumento indispensabile in tutti gli ambienti professionali e privati​​. Quali sono però le maggiori preoccupazioni degli utenti italiani? Se si analizzano i dati, al primo posto troviamo la perdita dei dati finanziari (38%), l’infezione di virus attraverso gli allegati nocivi (32%) e gli accessi non autorizzati alle email (29%).

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Nello scenario italiano la principale preoccupazione è una delle più condivise anche dagli utenti europei. La paura di perdere i dati finanziari è il problema principale per il 38% degli utenti italiani e, per questo motivo, il 60% ritiene che la protezione di queste informazioni sia l’obiettivo principale se si parla di sicurezza IT.

L’attenzione è rivolta però anche allo spionaggio informatico e all’accesso non autorizzato agli account di posta elettronica, mentre in Europa solo il 23% degli utenti teme che il proprio dispositivo venga rubato. Gli italiani, cosi come i francesi e gli spagnoli, sembrano i più preoccupati da questa minaccia (rispettivamente 23%, 29% e 28%).

Attacchi e protezione

Il 26% degli italiani ha ricevuto spam nella posta elettronica e il 23% ha ricevuto messaggi sui social network contenenti allegati o link nocivi o pop-up che rallentano la navigazione.

I paesi hanno differenti percezioni delle sicurezza Internet, ma l’attenzione viene rivolta principalmente alla protezione del proprio PC di casa. L’installazione di soluzioni di protezione a pagamento è la giusta risposta per il 60% degli italiani, mentre in Germania la percentuale sale al 66%.

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Oltre alle soluzioni di sicurezza, gli utenti sono consapevoli di dover prestare la massima attenzione nella protezione dei propri dati. Osservando i dati della ricerca si scopre infatti che il 47% degli italiani non salva le password sui dispositivi e il 29% protegge i file sensibili con sistemi di crittografia. Esistono, però, anche aree in cui gli utenti possono migliorare dal momento che il 50% degli italiani protegge tutti i dispositivi con password diverse e solo il 46% ha le copie di backup. È interessante notare poi come il 16% degli utenti ha dichiarato di aver aperto un allegato contenuto in una mail di spam perché ‘sembrava interessante’.

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