Il 2011 sarà l’anno in cui si potrà verificare l’apprezzamento del mercato nei confronti dei nuovi dispositivi tablet.
Accanto all’iPad inizia oggi a esistere un’offerta alternativa alimentata dai tablet di derivazione Pc e Android che, a differenza della soluzione Apple, tende per il momento a privilegiare una maggiore compattezza e portabilità offrendo dimensioni più contenute.
L’ultimo annuncio arriva da Hp il cui Slate 500, basato su sistema operativo Windows 7, mira ad acquisire una share nel mercato aziendale. Schermo da 8,9 pollici, sul mercato americanoviene proposto a 799 dollari (Ipad viene proposto in configurazioni che variano da 499 a 829 dollari).
La cosa che sorprende è che solitamente l’offerta di dispositivi di derivazione Pc alternativi alla tecnologia Apple si è contraddistinta per essere offerta a prezzi più popolari. Ma per quanto riguarda i tablet così non è. La competizione si gioca per il momento soprattutto a livello tecnologico, nella capacità di concepire sistemi in grado di cogliere le nuove esigenze che emergono dal mercato sfidando Apple nel proporre dispositivi più avanzati.
Il prezzo non è il differenziatore nella sfida a Apple. Altre sono le armi con le quali i produttori che si sono affacciati in questo nuovo segmento di mercato vogliono conquistare il gradimento di mercato.
Per Hp lo Slate 500 è il PC ideale per i professionisti che non lavorano abitualmente alla scrivania e che hanno l’esigenza di lavorare in un ambiente Windows. Un posizionamento che lascia intravvedere come il mercato PC tradizionale possa in qualche modo essere progressivamente alterato nella sua fisionomia dall’introduzione di questi nuovi dispositivi: saranno sostanzialmente complementari, o in qualche caso, e in misura sempre più estesa, potranno essere alternativi ai notebook? Una risposta è attesa e sarà data unicamente dagli utenti.
Videocamera fronte-retro, 64 gigabyte di storage, interfaccia touch screen, ma anche possibilità di lavorare con una penna digitale. La connettività è prevista solo in Wi-Fi, esclusa per il momento la connessione mobile 3G, una decisione che lascia intuire come il dispostivo proposto da HP sia sostanzialmente pensato per essere utilizzato all’interno di reti aziendali.