HP, il nuovo Ceo ancora cauto sui possibili cambiamenti

Nella sua prima apparizione pubblica, in occasione della conference call dedicata al commento dei risultati dell’ultimo trimestre fiscale, il nuovo Ceo di HP, Leo Aptheker, ha deluso quanti attendevano una sua affermazione circa una futura strategia aziendale.

Considerazioni che erano attese soprattutto da parte del mondo finanziario considerato che la società dal giorno della dipartita del precedente Ceo Murk Hurd, oggi nelle fila di Oracle, ha perso il 6,5% del valore azionario.

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Quali cambiamenti è possibile ipotizzare con il nuovo insediamento dell’ex Ceo di Sap? “E’ ancora presto per parlare di strategie future sebbene si siano già identificate delle possibili aree di miglioramento”, ha dichiarato Apotheker.

L’ultimo trimestre di HP si è chiuso senza troppi clamori, con risultati che evidenziano una stabilità evolutiva: 5% di aumento dei profitti a fronte di un aumento dei ricavi pari all’8% rispetto allo stesso periodo del precedente anno fiscale.

La formula attraverso la quale aveva agito negli ultimi tempi Mark Hurd è stata improntata a una riduzione dei costi e a una crescita per acquisizioni, ingredienti strategici graditi a Wall Street. Quanto questa strategia possa essere fatta propria anche da Apotheker, e attraverso quali modalità, è ancora tutto da scoprire.

Di certo si sa che nelle intenzioni del nuovo Ceo esiste il desiderio di modificare il mix di prodotti attualmente in essere. In particolare, una delle linee di business che vorrebbero essere potenziate è quella che fa riferimento al software, segmento che al momento rappresenta solo il 3% del giro d’affari miliardario del gigante dell’informatica, i cui trimestri, nell’ultimo periodo, si aggirano su cifre prossime ai 30 miliardi di dollari (33,3 miliardi nell’ultimo trimestre e un identico fatturato stimato per il quarter con chiusura a gennaio 2011).

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Nell’ultimo trimestre il comparto personal computer è cresciuto del 5,5% incrementando i margini di profitto rispetto ai risultati dell’anno precedente. Altrettanto positivo il business delle stampanti che ha registrato un aumento dell’8% dei volumi di vendita.

Le notizie più confortanti arrivano dal comparto storage e server che ha evidenziato una crescita del 25% mentre il business dei servizi è rimasto di fatto invariato rispetto al precedente esercizio fiscale, registrando un deludente +0,4%.