Pressato dagli azionisti si dimette il chairman e lo seguono due membri del Cda
Raymond J. Lane ha lasciato la carica di presidente di Hewlett-Packard, a quanto pare a causa di alcuni dissapori con i suoi stessi azionisti. Il suo ruolo è stato preso in via temporanea dal consigliere Ralph Whitworth che ha dovuto far fronte anche ad altre due rinunce, quelle dei consiglieri John H. Hammergren e G. Kennedy Thompson. L’azienda sta pagando caro l’acquisizione nel 2011 (anno in cui aveva deciso di rendere WebOS Open Source) di Autonomy, software house editrice britannica che avrebbe, tra l’altro, manipolato il bilancio di HP per rendere più semplice l’acquisto per 10 miliardi di dollari.
Come sono andati i fatti
Sembra che gli azionisti avessero intenzione da tempo di spodestare Lane dalla sua carica di timoniere durante un voto al meeting degli azionisti a San Jose il mese scorso a causa delle precarie condizioni economiche della società, in difficoltà sin da quella che viene oramai considerata una delle acquisizioni più disastrose della storia dell’IT, nonostante il lancio di nuovi programmi per i partner HP Autonomy. Tuttavia il 59% degli azionisti, nel voto di San Jose, avevano votato per mantenere Lane presidente ma, come aveva riportato il Wall Street Journal, Lane era oramai a disagio nella sua funzione ed era oramai sulla strada delle dimissioni.
Un 2012 difficile, ora la risalita
HP ha sofferto molto la contrazione del mercato dell’hi-tech soprattutto del settore notebook, uno dei core business principali dell’azienda. Durante il quarto trimestre del 2012 HP aveva riportato una perdita di quasi 6,85 miliardi di euro a fronte di un utile molto favorevole solo un anno prima. Anche la Borsa non aveva preso bene il difficile momento: dal gennaio al novembre del 2012 il valore nominale in borsa era sceso del 124%. La conseguenza si è fatta sentire soprattutto sui lavoratori, circa 29 mila i licenziamenti anche se il CEO Meg Whitman aveva recentemente affermato di vedere il primo spiraglio di luce di mesi non certo favorevoli.