Netcraft ha rilevato che solo il 14% dei siti ha preso le giuste contromisure per proteggersi da Heartbleed, il baco che ha messo in crisi la crittografia web
Heartbleed, il baco che ha invalidato la crittografia OpenSSL, ha infettato siti, app e persino Android e alcuni si sono addirittura chiesti se dopo il suo passaggio Internet avesse bisogno di un reset. Nonostante i gravi danni provocati dal malware, sembra che siano pochissime le aziende che hanno preso efficaci contromisure per proteggersi dall’infezione. Da una ricerca di Netcraft, solo il 14% dei siti vulnerabili ha adottato i giusti rimedi.
Solo il 14% dei siti è protetto da Heartbleed
Netcraft ha scoperto che il 57% dei siti non ha preso alcuna contromisura contro Heartbleed. Fortunatamente questi portali vulnerabili non sono fra i più popolari della Rete ma ciò non significa che il pericolo sia da sottovalutare.
La società britannica di monitoraggio di Internet ha rilevato che solo il 14% delle aziende ha seguito l’esempio di Google mettendo in sicurezza i propri sistemi. Questi portali hanno revocato i vecchi certificati di autenticità generandone di nuovi con altre chiavi crittografiche. Una piccola percentuale (5%) ha invece effettuato questa operazione continuando a utilizzare codici di protezione vulnerabili.