Hacker contro Alpitour? Ai Ai Ai Ai

Nella notte tra lo scorso mercoledì e giovedì un hacker ha violato i profili Facebook del Gruppo Alpitour. A rischio i dati bancari degli utenti

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

E’ il primo caso di grande azienda nell’occhio degli hacker in Italia. Nonostante già da qualche anno abbiamo imparato a convivere con le scarrozzate telematiche di gente come Anonymous contro siti e blog di politici nostrani, l’attacco ad Alpitour segna un punto di partenza importante. Così come negli Stati Uniti e in altri paesi Europei, la violazione digitale ai danni di una multinazionale pone in serio pericolo i dati degli utenti conservati dalle vittime.

Offerte perdibili

Il caso di cybercrime scoppiato lo scorso fine settimana riguarda il Gruppo Alpitour e nello specifico l’account Facebook. Pubblicando falsi annunci di offerte, uno o più hacker, hanno messo in atto una pratica di re-indirizzamento volontario su siti malevoli contenenti virus progettati per raccogliere codici di carte di credito e credenziali di accesso a conti online. Tutto è stato reso possibile da falsi form da compilare, le cui informazioni invece che all’intermediario legittimo sono arrivate a terzi male intenzionati.

Il danno è fatto?

E’ logico quindi parlare di cracker e non di hacker, visto lo scopo fraudolento che vi è alla base dell’azione. A dare la notizia è stato lo stesso Gruppo Alpitoru che ha invitato gli utenti a non cliccare su link pubblicati tramite il profilo prima di aver ricevuto comunicazione di “pulizia” della bachecha. Tutto è tornato normale il 13 settembre anche se il danno, per molti, potrebbe essere stato già fatto.

Leggi anche:  Kaspersky rivela un nuovo metodo per rilevare lo spyware Pegasus