Green Economy: quanto sono sostenibili le città italiane?

ENEA e Fondazione Sviluppo Sostenibile hanno realizzato il rapporto sulla Green Economy nelle città italiane analizzando mobilità, emissioni, gestione dell’energia e dei rifiuti

Dopo il rapporto Istat sullo stato di salute dell’ambiente in Italia, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed ENEA, che ha confermato che l’eolico non influenza il clima, hanno presentato il secondo sulla green economy “Green New Deal”. Il documento ha analizzato lo stato dell’economia sostenibile nei centri urbani da diversi punti di vista (mobilità, rifiuti, emissioni e gestione dell’energia) e prendendo in considerazione i diversi attori che partecipano alla green economy, un settore che potrebbe produrre 3 milioni di nuovi posti di lavoro.

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Gestione dei rifiuti

Per quanto riguarda i rifiuti, nel rapporto si sottolinea come questi potrebbero essere smaltiti più efficacemente. ENEA ha stimato che il 48% dei Raee, una miniera d’oro di materie prime, potrebbe essere riutilizzato per un valore di 45 milioni di euro. La raccolta differenziata è diffusa in modo discontinuo lungo la Penisola e la maggior parte dei rifiuti finiscono ancora in discarica. Un obiettivo di riciclaggio del 50% porterebbe 11mila nuovi posti di lavoro.

Mobilità urbana

In materia di mobilità urbana sostenibile sono poche le città che dimostrano di aver fatto passi avanti sotto questo aspetto. Torino, Brescia, Parma, Milano sono ai primi posti nella classifica di Euromobility per i loro servizi di car e bike sharing, sistemi di trasporto intelligenti e trasporto pubblico. Roma è invece una delle città più congestionate dal traffico e su tutto il territorio nazionale mancano piste ciclabili e la metropolitana, che è presente solo in 6 città. Inoltre, solo il 15% della popolazione utilizza i mezzi pubblici per brevi tragitti. Il governo ha comunque stanziato un fondo per la mobilità sostenibile di 200 milioni di euro per finanziare progetti in questo settore in 14 aree metropolitane e 96 comuni.

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Energia ed emissioni

Il Patto dei sindaci siglato da 2.481 comuni ha prodotto iniziative concrete per il risparmio energetico come illuminazione pubblica a LED e certificazioni energetiche. Ancora poco sfruttate invece le fonti rinnovabili. Il tasso di polveri sottili nei centri urbani italiani è in calo ma le associazioni pro ambiente hanno chiesto ulteriori sforzi al nuovo esecutivo guidato da Renzi. Infine, a Genova sono stati realizzati due degli esempi più innovativi di condomini SMART ed ecosostenibili. La costruzione di questo tipo di edifici rimane comunque una rarità, solo il 30% degli incentivi alla ristrutturazione è stato speso per l’efficienza energetica.