Stephen DeWitt, nominato responsabile delle attività che sovrintendono il business di HP legato al WebOS, il sistema operativo ereditato da Palm, ora fondamento del nuovo tablet TouchPad, ha assunto un compito di grande rilevanza: riuscire a rendere HP competitiva nel mercato del tablet e smartphone, sfidando le posizioni dominanti di Apple e Google
La volontà di HP di procedere su un percorso proprietario implica anche un diverso rapporto con il partner storico dell’azienda vale a dire Microsoft. Non c’è da stupirsi, con l’affermazione di una tecnologia emergente nella dimensione mobile e wireless l’industria del computer inizia a diversificare le proprie relazioni commerciali.
“Sono tempi di grandi cambiamenti – dice DeWitt -. Non è una questione del nostro sistema operativo contro il loro. E’ una conseguenza inevitabile di un diverso approccio a un mercato i cui fondamenti sono diversi dal passato. Il nostro rapporto con Microsoft non viene messo in discussione, ma stiamo chiaramente entrando in un’era del computing dove i modelli operativi che hanno contraddistinto la generazione del PC non sono necessariamente gli stessi”.
Per HP il punto di massima debolezza nel percorso verso l’acquisizione di quote di mercato nel mercato dominato da Apple e Google, al di là dell’effettiva performance tecnologica dei singoli dispositivi che verranno implementati su base WebOS, è il differenziale in termini di disponibilità di applicazioni. Come dimostrato da Apple e Google, imitate da Microsoft, la creazione di un archivio di micro servizi e applicazioni è uno dei fattori chiave per conquistare e fidelizzare il pubblico alle singole piattaforme. E’ uno dei punti su cui HP dovrà dare delle risposte cercando nuove relazioni con il mondo degli sviluppatori.
L’importanza strategica di WebOS, e le implicazioni di un diverso approccio ai sistemi operativi, si estendono inoltre alla stesso comparto del PC. Apoteker, Ceo di HP, nel marzo scorso aveva dichiarato che dal 2012 tutti i PC di HP avranno la possibilità di utilizzare sia Windows che WebOS. Un’affermazione che viene oggi confermata e che prelude a un massiccio intervento dell’azienda nel far convergere l’interesse degli sviluppatori verso il sistema operativo fino a oggi utilizzato nell’ambito mobile e wireless. Considerato che HP totalizza attualmente una vendita annua di circa di 60 milioni di PC, il target indirizzabile dagli sviluppatori in rapporto a WebOS potrebbe cambiare le regole del gioco.