Dopo anni di utilizzo Big G potrebbe decidere di interrompere il tracciamento delle sessioni web degli utenti per bloccare la NSA
Se c’è una cosa chiara nell’enorme macchina di spionaggio messa in piedi dal governo statunitense e dalla NSA è che i federali non rubano alle persone nulla che non abbiano deciso loro stessi di condividere in rete. Le informazioni in possesso dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale sono quelle che gli iscritti a Google, Apple, Facebook e Co. hanno immesso durante la loro iscrizione alle piattaforme specifiche o successivamente sui social network. L’infrazione della legge, da parte della NSA, arriverebbe in mezzo al processo di invio e ricezione delle informazioni tra le persone e le aziende, interponendosi tra i filtri digitali e rubando così dati che dovrebbero arrivare solo a quel ricevente.
Cookie, ti lascio per sempre
Invece di usare metodi convenzionali per monitorare la navigazione delle persone Google starebbe prendendo in considerazione la possibilità di passare ad un sistema in grado di creare un proprio identificativo, anonimo, per ogni individuo. Tale mossa scuoterebbe le fondamenta del settore della pubblicità online che si basa proprio sui cookies per indirizzare e fornire pubblicità ai navigatori.
Oligarchia informatica
La proposta potrebbe costringere gli inserzionisti a rivolgersi direttamente a Google per ottenere le informazioni sulle abitudini di acquisto e le preferenze delle persone invece di avere direttamente un ritorno analitico sul processo. “E’ nostra intenzione limitare ciò che gli inserzionisti possono conoscere sulle persone – ha detto al Wall Street Journal Nanda Kishore, Chief Technology Officer di Share This, una società che inserisce cookies sui siti più disparati – in sostanza i dati degli utenti saranno nelle mani di poche imprese”.