Google non è responsabile delle inserzioni pubblicitarie ingannevoli presenti su AdWords e può agire solo dopo segnalazione di un illecito da parte del titolare del diritto leso
Da Palermo arriva una sentenza che farà storia. Google, che ha stretto una partnership con Luxottica per i nuovi Google Glass, non è responsabile delle inserzioni inserite nella sua piattaforma pubblicitaria Google AdWords. Il caso è stato presentato ieri in chiusura al Seminario sui diritti dei consumatori. La sentenza del giudice palermitano ricalca nella sostanza quella del caso Vividown.
Il caso
La sentenza di oggi riguarda il caso di un’azienda di noleggio auto accusata di aver utilizzato delle parole chiave illecite per mascherarsi da una società sua diretta concorrente. Attraverso questa pratica, gli utenti avrebbero confuso le due aziende una volta fatta una ricerca tra i risultati sponsorizzati. In questo caso il giudice ha decretato che Google, che è stata multata di 1 milione di euro per violazione della privacy tramite Street View, non aveva alcuna responsabilità dell’accaduto. Al contrario, l’azienda incriminata poteva essere perseguita.
“Qualora uno di questi messaggi sia illecito, la parte lesa non può che aggredire il responsabile della condotta e non certo il motore di ricerca – si legge nella sentenza – .Tutto ciò in virtù del principio di neutralità dell’intermediario, per cui il fornitore di servizi di rete (nel caso Google) non ha l’obbligo di controllare preventivamente tutto ciò che circola sui propri canali. Ma ha solo un dovere di azionarsi nel rimuovere l’illecito qualora gli giunga la segnalazione da parte del titolare del diritto leso”.