Google Nest: la farsa sulla protezione della privacy

Big G punta il dito contro NSA e governo proponendo gadget e soluzioni intelligenti per proteggere le informazioni degli utenti. Ma si tratta solo di uno scherzo

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Google ha acquisito i laboratori della Nest l’anno scorso, portando gli oggetti intelligenti sviluppati, e quelli ancora in via di sviluppo, all’interno degli uffici di Mountain View. La possibilità di avere una casa “googlizzata” è una possibilità che molti potrebbero non vedere di buon occhio, soprattutto dopo lo scandalo della NSA e del Datagate: cosa vieterebbe a Google di spiarci anche in salotto quando computer, smartphone e tablet sono spenti?

Google Nest

Per sdrammatizzare (o accentuare, dipende) la situazione nella giornata di ieri è andato online un sito chiamato “Google Nest” che, seppur uscito direttamente dai laboratori di Google, è in realtà una parodia, davvero azzeccata. Al suo interno è possibile trovare tutti i prodotti per la casa intelligenti pensati da Google, ovviamente fasulli e che prendono in giro quella che in realtà per gli utenti è una base fondamentale di ogni rapporto di “fiducia”: la privacy.

I prodotti 

Ecco allora “Google Trust”, un’assicurazione sui dati personali degli utenti, per cui più l’NSA e i governi usano i tuoi dati, più Google pagherà per il rimborso. Oppure “Google Hug”, un socialnetwork per facilitare l’interazione umana, quella che con l’avvento del 2.0 sembra essersi persa. Con uno speciale algoritmo di Google, Hug può capire quando una persona non si sente felice, per agire di conseguenza e migliorare la sua giornata, soprattutto aiutandola a trovare nuovi amici nelle vicinanze. Come non parlare poi di “Google Bee”, un drone a forma di ape che sorveglia la casa mentri i proprietari sono fuori o anche “Google Bye” che pensa a postare notizie sul web anche quando si passa a miglior vita, mantenendo vivo il ricordo del defunto. Brava Google, bis. Ma se ci mettiamo a lavorare sulla privacy, sul serio, forse è meglio.

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