Big G ha esteso la sua alleanza con Intel adottando i processori per i prossimi notebook
Un dispositivo che non ha mai riscosso il successo che ci si aspettava aveva bisogno di una spinta maggiore. Per questo i prossimi Chromebook, con sistema operativo Chrome OS, beneficeranno dei nuovi processori di Intel Bay Trail, permettendo di contenere i costi ed aumentare l’autonomia. Si tratta di vantaggi non da poco per un portatile che nasce per soddisfare le più vaste esigenze di mobilità. I Chromebook nascono proprio per questo: permettere a chi è spesso in viaggio di usare un device che permetta una produttività paragonabile a quella di un portatile “classico” ma con un peso e ingombro ridotto, unito ad un costo vicino a quello di un tablel.
La sfida di Lenovo
Per questo i Chromebook che arriveranno dovrebbero avere un prezzo di partenza tra i 200 e i 349 dollari, così da intercettare quella fetta di pubblico che ha bisogno di qualcosa di più di un telefono ma senza svuotare il portafoglio. Un esempio di ciò che i Chromebook potrebbero diventare arriva da Lenovo che ha presentato da poco il suo primo device con Chrome OS, in due versioni: N20 e N20P. Entrambi puntano, come tutto Chrome OS, sul cloud. Sono infatti 100 i GB di spazio messi a disposizione dal vendor su Google Drive, mentre la memoria di archiviazione interna è certamente ridotta, visto il disco solido di soli 16 GB. I prezzi? Si parte dai 279 dollari dell’N20 per arrivare ai 329 dollari dell’N20P, disponibili rispettivamente dal prossimo luglio e agosto.