Il Museo Egizio di Torino ha sperimentato l’uso dell’app GoogleGlass4Lis per permettere ai non udenti di leggere le descrizioni delle opere esposte
A Torino è nata la prima app per Google Glass made in Italy. GoogleGlass4Lis è stata utilizzata al Museo Egizio del capoluogo piemontese per permettere ai non udenti di leggere le descrizioni delle opere attraverso il linguaggio dei segni (Lis). L’app è stata svoluppata da Rokivo e da Vidiemme Cunsulting. La prima opera ad essere fruibile tramite questo servizio è la statua simbolo del museo di Ramses II.
Una guida in Lis per i non udenti
GoogleGlass4Lis traduce le audioguide museali in linguaggio dei segni. L’app attraverso un avatar trasmette i contenuti per non udenti direttamente sulle lenti degli occhiali SMART di Google, che potranno essere indossati anche come normali occhiali da vista, per permettere anche ai visitatori con problemi di sordità di vivere appieno l’esperienza del museo.
Un progetto multimediale molto simile ma dedicato ai non vedenti è stato avviato anche nel Parco dell’Appia Antica di Roma. L’app E-White attraverso la geolocalizzazione permette alle persone non vedenti di sapere esattamente a che punto del percorso si trovano e fornisce loro informazioni sulla natura che li circonda.