Google Chromecast, a cosa serve davvero?

Una chiavetta HDMI che invia i dati da smartphone, tablet e computer al televisore. Ma (per ora) funziona solo con le Google Apps

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Ad un evento in cui molti si aspettavano un nuovo tablet Android, la seconda generazione di Nexus 7, l’attenzione dei media si è concentrata altrove, per la precisione su un piccolo gadget con presa HDMI. Il Chromecast permette di far passare i contenuti di un computer (Windows e Mac), smartphone e tablet Android e iOS. La vera rivoluzione è il prezzo: soli 35 dollari, molto meno degli USB dongle specifici venduti dai principali brand (ad esempio gli stand Samsung e i cavi Apple).

Il rimpiazzo della Google TV?

Chromecast è un vero e proprio oggetto cross-platform. Funziona praticamente con tutti i device tecnologici diffusi oggi sul mercato. La differenza è che questi permettono di far passare i contenuti dal telefono allo schermo così come sono, invece Chromecast, utilizzando una versione ridotta di Chrome OS, può interagire meglio con il dispositivo mobile, ma solo attraverso l’utilizzo di Chrome e le Google apps. Questo vuol dire che non si può, ad esempio, inviare alla televisione direttamente Real Racing 3 o Fifa mentre si sta giocando, ma vista la folta comunità di sviluppatori e appassionati, ci sarà da aspettare davvero poco prima che venga pubblicato qualche update e fix per far passare tutti i contenuti in Wi-Fi.

Serve una connessione solida

I pre-ordini di Chromecast sono terminati in pochi muniti su Play Store, solo per quanto riguarda il territorio statunitense dove è venduta per 35 dollari, un vero e proprio stroncamento alle chiavette Android di fattura cinese. Dai primi test sembrerebbe che il reale vantaggio di Chromecast dipenda molto dalla velocità del router Wi-Fi. Basta una perdita di connessione o una velocità minima per rendere l’esperienza di utilizzo pessima.

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