In attesa di ricevere il via libera dal FISA, per pubblicare le richieste dei federali sugli utenti, Big G ha cominciato ad includere le informazioni sui siti che contengono malware e pericolo phishing
Nello sforzo di espandere pubblicamente i dati che riguardano la trasparenza, Google ha cominciato ad inserire all’interno dei suoi rapporti i dati sui siti web che ospitano malware e truffe attraverso il phishing. Due delle più grandi minacce online sono rappresentate dal software dannoso (ovvero malware) in grado di prendere il controllo dei computer e dagli attacchi phishing, anche via email. Secondo il software engineer di Google Lucas Ballard, quando si naviga sul web non è semplice riconoscere siti civetta, costruiti appositamente per ingannare gli utenti.
Safe Browsing
Nel 2006 Google ha avviato il programma Safe Browsing per trovare ed evidenziare siti web dannosi. E’ quello che succede quando, prima di arrivare su un sito in cui si rileva una minaccia, ci appare una schermata rossa con l’avvertimento del pericolo e il consiglio di non proseguire. Come risultato del programm di analisi, oggi Google segnala almeno 10 mila siti al giorno, mostrando come malware e phishing siano sempre pronti ad attaccare i navigatori.
Più informazioni nel Rapporto Trasparenza
I dati in possesso di Big G entrano a far parte del Transparency Report dove viene mostrato il numero di persone che ricevono avvisi ogni settimana e il tempo necessario per un webmaster di un sito compromesso per fixare il problema dopo la notifica. E’ possibile controllare i nuovi dati pubblicati da Google qui, sapendo che l’azienda aggiornerà il database ogni settimana.