I frammenti del satellite scientifico GOCE dopo il suo rientro nell’atmosfera non hanno causato danni
Conclusa la sua missione di mappare il geoide terrestre e controllare il livello dei mari, il satellite GOCE dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) è rientrato sulla Terra distruggendosi nell’atmosfera. Nei giorni scorsi c’era stato un po’ di timore che i frammenti del satellite avrebbero potuto causare qualche danno ma così non è stato. Come da previsione solo il 25% dei resti di GOCE ha raggiunto la superficie ma come ha sottolineato l’Esa in un comunicato: “Non è stato riportato alcun danno”. La maggior parte dei detriti del satellite si è schiantata nell’oceano o ai Poli.
Nessun pericolo dai detriti spaziali
“GOCE rappresenta solo una piccola frazione delle 100-150 tonnellate di oggetti spaziali artificiali che rientrano nell’atmosfera terrestre ogni anno” – ha spiegato Heiner Klinkrad, responsabile dell’ufficio detriti dell’Esa – “Nei 56 anni di storia di voli spaziali, sono rientrati nell’atmosfera qualcosa come 150mila tonnellate di oggetti frutto dell’attività umana e in tutto questo tempo nessuno di loro ha mai creato un solo infortunio agli esseri umani”.
Sebbene i detriti spaziali, come ha sottolineato l’esperto, non siano pericolosi per l’uomo, non si può dire lo stesso per gli altri satelliti che orbitano attorno alla Terra. L’unica minaccia che può arrivare dallo Spazio sono i meteoriti, la cui pericolosità potrebbe essere stata sottostimata.