Negli Stati Uniti sarà possibile effetturare test sulle auto senza pilota. Il Dipartimento dei Trasporti teme però intrusioni da parte degli hacker
Sono numerose le case automobilistiche, da Toyota ad Audi, che stanno sviluppando la tecnologia delle autonomous car, cioè le automobili senza pilota. La più innovativa in questo campo rimane comunque Google, i cui Google Glass non permetteranno almeno per ora il riconoscimento facciale. L’interesse in questo campo è tale che all’Isef 2013, il concorso di Intel per le migliori scoperte fatte da giovani talenti, è stato premiato il 19enne romeno Ionut Budisteanu, che ha sviluppato un’intelligenza artificiale low cost per questo tipo di vetture. Per questo gli Stati Uniti hanno aperto ai test per le autonomous car, anche se rimane qualche preoccupazione.
Pericolo hacker
Il timore maggiore per quanto riguarda le automous car è rappresentato dalle infiltrazioni degli hacker. Il Dipartimento dfei Trasporti USA si è detto preoccupato per le violazioni informatiche e da un sondaggio di Auto Alliance, un consorzio che rappresenta le maggiori case automobilistiche nel Paese, l’81% degli automobilisti teme di essere sostituito alla guida da un pirata informatico. “Stiamo sviluppando la tecnologia dei veicoli autonomi per migliorare la vita delle persone – ha affermato il portavoce di Google, Leslie Miller – rendendo la guida più sicura, più divertente e più efficiente”.