La storia della BI in Geox inizia nel 2011 quando, sull’onda dell’implementazione del nuovo datawarehouse aziendale, il reparto Human Resources si smarca dal filone principale e decide di tentare una strada ancor più pionieristica.
“Cercavamo di capire”, racconta Francesca Voltarel, responsabile risorse umane corporate Geox, “se e come agganciarci all’attività di costruzione del datawarehouse corporate, che sfruttava la tecnologia Oracle. Avremmo però dovuto rispettare una lunga coda: altre funzioni aziendali come il marketing e le vendite avevano, giustamente, la precedenza nella realizzazione dei loro progetti di BI rispetto alle risorse umane. Così, il suo team Risorse Umane, per risparmiare tempo e denaro cercano una soluzione più semplice: “portano a bordo” un esperto MicroStrategy e iniziano il breve percorso che li porterà alla Business Intelligence. “La nostra strada alternativa”, continua Voltarel, “era più vantaggiosa sia in termini di costi-benefici sia di tempi di sviluppo rispetto a quella principale. Presentammo il progetto e ottenemmo il via libera, anche perché avevamo portato dati inequivocabili a conforto della nostra idea”.
Con l’introduzione di MicroStrategy, Geox riesce subito a ottenere l’obiettivo di creare un’unica fonte di dati, migliorando in modo sostanziale la qualità delle informazioni. Dal 2011, inoltre, è iniziato un veloce percorso di ampliamento dell’azienda e del suo business verso i mercati mondiali, e la necessità di report con layout condivisi si faceva sentire ancora di più”. A dicembre del 2012 il sistema di Business Intelligence per il dipartimento HR di Geox era terminato. Da allora, i responsabili HR di Geox, da cui dipendono circa 3.000 persone in tutto il mondo, possono ricavare le informazioni utili con pochi clic del mouse. Il reparto Risorse Umane, supportato da MicroStrategy, ha realizzato il progetto per step successivi, cominciando dai sistemi più semplici: prima l’headcounting, poi l’amministrazione delle presenze, infine la delicata gestione del costo del lavoro. Il tutto, supportando anche la contemporanea espansione verso i mercati esteri. Oggi, il sistema di BI del reparto HR di Geox funziona con un vero workflow operativo nell’inserimento dei dati, dove ciascun utente è responsabile della parte che gli compete e partecipa al completamento dell’anagrafica.
Grazie a MicroStrategy è possibile realizzare un buon livello di controllo della qualità delle informazioni, un processo che ha permesso di creare un utile spirito di squadra tra gli utenti, alla ricerca della qualità. I fruitori delle informazioni appartengono invece alle categoria del top management e del controllo di gestione, ma per il momento usufruiscono semplicemente di report periodici. Quando un’azienda si trasforma, assumendo una forte connotazione retail come è stato per Geox, analizzare e controllare il costo del lavoro diventa prioritario, ed è proprio ciò che i manager delle risorse umane hanno inteso fare con il progetto che ha coinvolto MicroStrategy. “La sfida”, dice Andreazza, “è stata portare questi fogli enormi, pesanti centinaia di mega, nel sistema di BI, mantenendo però la consistenza dei dati. In questo modo, con poco sforzo, abbiamo potuto tenere sotto controllo anche costi normalmente nascosti (ad esempio quello degli interinali, che prima venivano calcolati come dipendenti normali). Così riusciamo ad avere a disposizione una situazione del business più chiara, con analisi più fini, che permettono al reparto HR di garantire prestazioni migliori”.