Gayleaks, la notizia corre in Rete

Dopo averlo annunciato giorni fa, stamattina sul sito pirata è stata pubblicata la lista dei primi dieci nomi di politici omosessuali che hanno votato contro la legge sull’omofobia.

La notizia sta facendo il giro sulla Rete ripresa da blogger, giornali e gente comune ed i commenti pro o contro sono sempre di più.

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Non mi interessa entrare nel merito, nè sapere se sia vero o meno, quello che colpisce è la viralità di queste notizie.

Lo schema ormai è sempre lo stesso, si sceglie un argomento che possa colpire l’interesse della gran quantità delle persone (politica, gossip, etc.) , si fa un annuncio sulla Rete tramite un tweet o magari un post in cui si dice che a breve usciranno rivelazioni sensazionali, si fa crescere la suspense e poi si piazza il colpo.

È stato così per Wikileaks, è stato così ultimamente per le rivelazioni sulla casta ad opera del fantomatico Spider Truman.

Poco importa se poi alcune di queste notizie si rivelino delle bufale,quello che conta sono i like o le condivisioni. Senza dimenticare che come molti sanno la Rete non dimentica e tutto ciò rimane online indicizzato dai motori di ricerca.

Siamo sicuri che sia questo che vogliamo noi utenti quando glorifichiamo la potenza della Rete che ci rende liberi? Non so Voi ma io qualche dubbio ce l’ho, in certi casi tipo questi, l’informazione mi sembra massificata e indistinta nonché incontrollata.

Prima se una cosa era scritta sui giornali cartacei era difficile non fosse vera, oggi la velocità della Rete ha sconvolto tutto, non si controlla non si verifica più. Ed anche i giornali tradizionali sono stati costretti ad adeguarsi.

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E se andare avanti non fosse sempre la cosa giusta?