L’85% dei televisori sarà SMART entro il 2016. In un mercato così competitivo come può essere quello dei produttori di TV, l’unico modo per distinguersi è collegare il proprio prodotto a diverse piattaforme
Secondo Gartner l’85% dei televisori a schermo piatto prodotti nel 2016 saranno SMART TV. La produzione di flat-panel passerà dai 69 milioni del 2012 a 198 milioni nel 2016 mentre per i televisori “intelligenti” si stima saranno raggiunte le 108 milioni di unità nel 2013.
L’accesso a più piattaforme fa la differenza
Questo non significa che il passaggio alla SMART TV serva a soddisfare l’intera domanda del mercato. I produttori devono comprendere quali sono le necessità degli utenti e offrire delle vere e competitive ragioni per scegliere il proprio brand e non quello dei concorrenti. “Alla fine saranno i contenuti extra a determinare la scelta. I consumatori si chiederanno cose del tipo, ‘quali servizi Internet sono accessibili da questo televisore e mi saranno utili?’ ‘Posso usare il mio smartphone o tablet con esso?’” ha dichiarato Paul O’Donovan, direttore di ricerca di Gartner. “E’ difficile per l’industria dei televisori, anche a causa della crisi globale e al calo dell’affezione dei clienti, mantenere il precedente livello di vendite o accrescere la propria quota di mercato, specialmente nei mercati emergenti. Tutto ciò è difficile quando la domanda è ridotta e quindi le funzionalità extra offerte dalle SMART TV sono quello che differenzia un prodotto, se il prezzo e le altre variabili sono le stesse fra i diversi marchi”.
Cos’è SMART
Gartner definisce SMART tutti quei televisori in grado di cercare sul web contenuti video per poi riprodurli. Può esserci o meno un browser interno ma deve esserci necessariamente la possibilità di scaricare applicazioni direttamente da un app store ideato dal produttore del televisore o da terze parti. Le funzionalità di una SMART TV possono includere anche l’interattività con i canali televisivi o la connettività con dispositivi consumer come smartphone e tablet.
La SMART TV deve essere in grado di accedere a una varietà rilevante di contenuti sul web e deve essere in grado di ricevere sia le trasmissioni terrestri che quelle via satellite, via cavo o con un decoder Internet Protocol TV (IPTV). Tutte queste connessioni sono necessarie per visionare i contenuti pay per view, come lo sport o particolari eventi, che non sono subito disponibili in Rete.
La connettività più importante rimane sempre quella al proprio modem casalingo. Ora le SMART TV possono accedere a contenuti video in modi differenti, come YouTube, Netflix, Hulu e altri siti compresi i social network. E’ anche fondamentale che le principali app per tablet o smartphone possano essere disponibili sul proprio televisore. La TV tornerà a essere il punto focale del salotto collegando tutti gli schermi presenti in casa, dal PC ai device mobili.
“Con la connettività con smartphone e tablet è possibile scaricare un contenuto dal web sul proprio device e vederlo poi sulla propria televisione. I produttori che hanno a listino anche prodotti in mobilità sono avvantaggiati perché possono educare il consumatore all’uso della propria SMART TV in minor tempo”, ha concluso O’Donovan.