Foxconn: bye bye Cina?

Sempre più numerose le voci che vedrebbero la produzione di Apple di nuovo in USA e la Foxconn con i primi stabilimenti a Detroit e Los Angeles

Insufficienza delle attuali strutture produttive, elevata domanda di mercato, problemi sindacali in Cina e non ultime future alleanze (ad esempio con Ferrari ?) sarebbero alla base di questo netto cambio di rotta della casa della Mela.

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Foxconn: “non ce la facciamo”

E’ di pochi giorni fa la notizia secondo la quale per il colosso cinese Foxconn “produrre iPhone 5 è complesso”. Una dichiarazione che la dice lunga su ritmi e standard di lavoro imposti da Apple per dare seguito alla montante richiesta del mercato. La dichiarazione appare più come una “bandiera bianca” piuttosto che come una richiesta di aiuto.

HiTech, l’unica vera economia reale?

Che il mondo dell’hitech sia davvero il traino per le economie interne? O sarà l’ennesima bolla?

Non sembrerebbe…smartphone, tablet in generale e dispositivi hitech appaiono l’unica alternativa al predominio della finanza, essendo l’unico settore di economia reale in costante crescita.

Sembra banale ma considerati i prezzi di un singolo device – attorno ai 1000 euro – è facile capire che basta vendere una ventina di pezzi per equiparare il valore di un’automobile (settore, quello delle auto, che invece non vede la fine del tunnel della crisi).

Se pensiamo agli enormi quantitativi di tablet e smartphone venduti negli ultimi due anni e alle previsioni ancora più ottimistiche è lampante il fatto che l’industria hitech può essere l’unico settore trainante in una economia in stagnazione perenne.

A questo punto diventa però imprescindibile la garanzia di una logistica efficiente, di una produzione impeccabile…ecco quindi che il ritorno negli States da parte di Apple non sembrerebbe così insensato e a pochi giorni dalla vittoria di Obama sarebbe la seconda bella notizia per gli USA…

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Credits immagine: Emanuela Papini per Data Manager Online