Alcuni la chiamano generazione Millennials altri generazione Y, altri ancora generazione Facebook, ma tutti fanno riferimento ai giovani che si stanno affacciando adesso sul mercato del lavoro, oppure che sono da poco entrati. Anche se organizzativamente per ora non ricoprono posizioni importanti nell’ambito delle aziende, l’interesse nei loro confronti è determinato dal fatto che già adesso influenzano, ma tra breve condizioneranno, le modalità di impiego delle tecnologie emergenti nell’ambito dell’ICT
Fortinet, società tra i leader mondiali nella fornitura di soluzioni per la sicurezza di rete ad alte prestazioni, attenta nell’osservazione di questo trend ha commissionato anche quest’anno l’analisi specifica di questo segmento a Vision Critical, società inglese indipendente.
Violazione delle policy aziendali
“La ricerca, conclusa da pochi giorni, – ha spiegato Joe Sarno, regional sales vice president per il sud est Europa di Fortinet, illustrando i dati dell’analisi – è stata svolta in 20 Paesi e ha coinvolto più di 3.200 impiegati full time presso grandi organizzazioni, con età compresa tra 21 e i 32 anni, in possesso della laurea e proprietari di personal smartphone, tablet oppure laptop. Tra questi, circa 150 degli intervistati erano italiani”.
Suddivisa in quattro sezioni, ossia stato dell’arte del BYOD, nuova tendenza al BYOC – acronimo di bring your own cloud -, tecnologie emergenti e mancate conoscenze delle minacce alla sicurezza, la survey mostra una maggiore presa di posizione da parte della generazione Y contro le politiche aziendali relative all’ingresso di queste nuove soluzioni nell’ambiente di lavoro ed evidenzia i rischi connessi.
“Infatti, il 51% del totale degli intervistati, in linea con il 52% degli italiani, – ha proseguito Sarno – dichiara di essere disposto a infrangere qualsiasi policy in atto che vieti l’uso di dispositivi personali sul posto di lavoro o per motivi di lavoro”.
L’allarmante propensione a ignorare le misure concepite per proteggere le informazioni dei datori di lavoro e dei dipendenti si estende anche ad altri ambiti riguardanti l’uso personale dell’IT. Il 36% degli interpellati che utilizza account personali di archiviazione cloud, percentuale che in Italia raggiunge il 50%, ha dichiarato di essere disposto a infrangere le regole implementate per vietare questa prassi per motivi di lavoro.
Sicurezza ignorata da molti
Infine, per quanto riguarda le tecnologie emergenti, come ad esempio i nuovi Google Glass e gli smartwatch, quasi la metà degli intervistati totali, violerebbe qualsiasi policy tesa a ostacolare il loro utilizzo per motivi di lavoro. Percentuale leggermente superiore nel nostro paese, che arriva a quota 58%.
I dati sicuramente più allarmanti, confermati anche rispetto ai dati rilevati nel sondaggio Fortinet Global Survey condotto lo scorso anno, sono quelli relativi all’eventuale compromissione dei dispositivi utilizzati e all’impatto derivante.
“La ricerca ha inoltre esaminato i livelli di preparazione degli intervistati sui diversi tipi di attacchi alla sicurezza da parte del cybercrime, – ha concluso Sarno – con risultati che evidenziano come il 52% dei partecipanti sia ancora totalmente impreparato di fronte a minacce quali DDoS, botnet e pharming”.
Quest’ultimo risultato ha spinto Fortinet a organizzare il roadshow “What’s Next in Next–Gen Firewalls and Testing”, che prevede tappe nelle principali città europee e si terrà a Milano il 12 novembre presso l’hotel Nhow, per offrire ulteriore visibilità sul panorama delle minacce, sulle relative conseguenze e sulle misure per contrastarle.