Ford partecipa alla Sarpi Bridge Oriental Design Week 2014, presentando la ‘tuta della terza età’, che una volta indossata permette di simulare il deterioramento dei sensi e della capacità di movimento ipotizzabile in futuro, fino a 30 anni dopo
Ford partecipa alla Sapri Bridge Oriental Design Week 2014, presentando la ‘tuta della terza età’, che una volta indossata permette di simulare il deterioramento dei sensi e della capacità di movimento ipotizzabile in futuro, fino a 30 anni dopo. La tuta è stata creata per permettere agli specialisti di ergonomia di progettare le automobili Ford in funzione anche delle esigenze legate a questa fase della vita dei consumatori, ma è utilizzata altresì nel campo della progettazione abitativa.
“Abbiamo sviluppato questa tuta affinché i nostri progettisti siano in grado di capire le esigenze di una persona anziana”, ha dichiarato Vivek Bhise, esperto di ergonomia e accessibilità, di Ford. “Quando si è giovani, si crede che i propri progetti siano adatti a tutti, tuttavia a volte è difficile capire a fondo tutte le persone e le rispettive limitazioni”.
La tuta è composta da un busto che irrigidisce la parte superiore del corpo, in particolare la zona del bacino, e ha una serie di caratteristiche che riducono significativamente sia i sensi che le capacità motorie. Attraverso un tutore vengono irrigiditi i movimenti di piedi, gomiti e ginocchia, mentre un collare impedisce la completa rotazione della testa.
Ciò limita le capacità di deambulazione, di afferrare e trasportare oggetti. Tutori di questo tipo sono normalmente utilizzati in ortopedia per immobilizzare gli arti dopo operazioni e incidenti. Dei guanti di gomma provvedono a limitare il feedback tattile (una conseguenza di varie malattie tra cui il diabete). A differenza di un normale guanto le dita non sono completamente separate per trasmettere la sensazione di immobilità, unita a una minor forza a disposizione per afferrare gli oggetti, tipica dell’artrosi. Tappi per le orecchie riducono la percezione uditiva, mentre degli speciali occhiali simulano le conseguenze di alcune disfunzioni oculari, tra cui glaucomi e cataratte. In alcuni casi le persone perdono la corretta percezione della tridimensionalità e la visione monoculare causa la perdita del campo visivo a 180 gradi.