Fondazione Telecom Italia e ANP insieme per l’innovazione didattica nella scuola italiana

La vera innovazione a scuola fonda le sue radici nella professionalità degli insegnanti e nella qualità dei loro metodi di insegnamento: come poter innovare la didattica nella scuola italiana attraverso l’introduzione di nuovi strumenti tecnologici e metodologici

Fondazione Telecom Italia e Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola hanno illustrato oggi “Innovative Design dei processi educativi scolastici”, progetto triennale in campo educativo nato nel 2012 e rivolto a 100 docenti selezionati in 97 Istituti distribuiti sul territorio nazionale, rappresentativi di tutte le discipline, i livelli e gli ordini scolastici.

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In particolare, il progetto prende vita da un sentito e non soddisfatto fabbisogno della scuola di un’azione di formazione a realtà scolastiche con competenze digitali non omogenee e con necessità differenti, aventi potenzialità didattiche da rinforzare; c’è poi una realtà istituzionalizzata, un mondo parallelo costituito dagli insegnanti che autonomamente hanno creato blog, forum di discussione e gruppi per condividere informazioni relative alla propria esperienza di uso di strumenti digitali nelle classi. “Innovative Design dei processi educativi scolastici” punta così ad unire queste due realtà, fornendo strumenti tecnologici e metodologici per rendere effettiva l’innovazione didattica e dare visibilità sui risultati a tutti gli interessati. E’ stata pertanto creata da Fondazione Telecom Italia e ANP una piattaforma web univoca e trasparente, proposta come luogo di apprendimento e scambio tra gli insegnanti, con l’obiettivo di abilitare nuovi modelli didattici e di apprendimento, nonché l’utilizzo condiviso di strumenti innovativi in classe, come, ad esempio, la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale).

Nel frattempo, 100 docenti selezionati su tutto il territorio nazionale stanno prendendo parte dallo scorso anno scolastico a cicli di workshop realizzati con metodologie attive, che hanno periodicamente luogo a Milano, Bologna, Roma e Napoli. In particolare, il lavoro di questi innovatori si svolge in presenza ed anche in un ambiente cloud appositamente progettato per la collaborazione a distanza al processo creativo. Obiettivo dei workshop è quello di fornire agli insegnanti gli strumenti adatti per innovare il proprio approccio didattico, alla luce delle possibilità formative offerte dalle nuove tecnologie; parallelamente, il nuovo metodo viene sperimentato nelle classi con i ragazzi.

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L’iniziativa si propone così di coinvolgere progressivamente in modo virtuoso l’intero corpo docente. Attraverso il portale web, i docenti potranno condividere e seguire l’ideazione e la realizzazione dei nuovi modelli di insegnamento nonché di nuovi materiali didattici che utilizzino le tecnologie come strumento principale, come pure partecipare allo sviluppo di nuove forme di condivisione delle competenze e dei saperi.

“Quando la sfida è motivante i docenti sanno raccoglierla con elevata professionalità” – ha dichiarato Giorgio Rembado, presidente ANP – “nonostante le difficoltà crescenti in cui quotidianamente si trovano ad operare nelle nostre scuole, per l’impoverimento progressivo di risorse e per la generale scarsa fiducia nella categoria che si è diffusa in questi anni. Questo convincimento ci spinge da sempre, come associazione, ad individuare partner prestigiosi che abbiano intenzione di puntare sulla qualità del sistema formativo per assicurare un’adeguata preparazione alle giovani generazioni”.

Secondo Marcella Logli, Segretario Generale di Fondazione Telecom Italia: “In tutti i progetti di Fondazione Telecom Italia c’è la spinta propulsiva offerta dalle nuove tecnologie, intese come fattori abilitanti di crescita, sviluppo ed integrazione per creare modelli di progettualità replicabili. Questo progetto, realizzato con ANP, incarna a pieno la nostra visione perché, grazie all’utilizzo di modelli didattici totalmente innovativi, genere valore e progresso per tutto il sistema scolastico nazionale”.