Il nuovo sistema creato in collaborazione fra Enel e Renault debutterà a giugno con la nuova Zoe della casa francese
Dalla collaborazione fra Enel e Renault è nato Fast Recharge, un sistema di ricarica per le auto elettriche mai così rapido. Le nuove colonnine permettono di ricaricare il motore in mezz’ora, garantendo così un’autonomia di 150 km, e debutterà a giugno con la nuova vettura della casa francese Zoe.
Più veloce di qualsiasi sistema in circolazione
Il Fast Recharge è un sistema a 43kW di potenza in corrente alternata che consente di ricaricare la batteria dell’auto all’80% in mezz’ora. Se si ricaricasse Zoe per questo lasso di tempo, l’autonomia sarebbe di 150 km. Rispetto alle altre soluzioni elaborate dalle due aziende come Box Station, per la ricarica a 3 Kw in garage in 9 ore, e la Pole Station, la colonnina all’aperto a 22 Kw che richiede 2-3 ore, Fast Recharge è decisamente più veloce. “Con il Fast Recharge si compie un altro passo per rendere la mobilità a emissioni zero alla portata di tutti”, ha dichiarato il direttore della divisione infrastrutture e reti di Enel, Livio Gallo.
Zoe: elettrica, economica, connessa
La nuova vettura elettrica di Renault, Zoe, ha un’autonomia di 210 km. Il sistema di infotainment R-Link permetterà al guidatore di visualizzare i sistemi Fast Recharge più vicini, ne verificherà la disponibilità e consentirà di prenotare la ricarica se risulta occupato. Altro fattore competitivo è il prezzo. Grazie al noleggio della batteria, che incide del 30% sul prezzo finale, Zoe potrà essere acquistata a un costo tutto sommato vantaggioso per un’auto elettrica, 21.650 euro. Per noleggiare la batteria si dovrà sottoscrivere un canone mensile di 79 euro per tre anni.
Sulla spinta degli ecoincentivi offerti per l’acquisto di questo tipo di veicoli da parte dei Governi di molti Paesi, compresa l’Italia attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico, sono diverse le aziende automobilistiche che puntano sull’elettrico. Oltre a Renault si segnalano Seat, che ha stretto una partnership con il porto di Barcellona, e Toyota, che ha firmato un accordo con BMW per lo sviluppo di questa tecnologia.