Hacker russi e brasiliani stanno cercando falle nel social network sotto richiesta dello stesso Zuckerberg. Ecco perché
Facebook ha speso 1,5 miliardi di dollari in sicurezza informatica, reclutando i migliori esperti del pianeta. I due mercati principali, in cui si sono concetrate le azioni di hacker più rilevanti, sono Russia e Brasile, paesi in cui si concentra una buona percentuale di smanettoni informatici.
Hackathon social
I russi hanno individuato 38 bug per i quali Facebook ha pagato 3.961 dollari cadauno, raggiungendo la cifra di 150 mila dollari. I brasiliani hanno trovato invece 53 bug, pagati in media 3.792 dollari ognuno per un totale di più di 200 mila dollari. I ricercatori in India hanno contribuito ad accrescere il numero di bug individuati portandone in luce 136, per un totale di 209.000 dollari pagati. Questa sorta di hackathon mondiale e conosciuto come “bug bounty” ed una via molto utilizzate, dalle piattaforme tecnologiche come Google, Mozilla e Firefox, per individuare in un breve termine i pericoli di sicurezza dei propri servizi. Si tratta di un metodo che, oltre a mettere in evidenza una particolare falla, permette di relazionarsi con gli hacker che sono gli stessi utilizzatori dei siti, per avere pareri e opinioni in merito.