Facebook all’Open Compute Project Summit: 1,2 mld di dollari risparmiati in 3 anni

Facebook ha partecipato all’Open Compute Project Summit, incontro annuale organizzato a San Jose per aggiornare su tutte le novità dell’iniziativa guidata dal social network in collaborazione con importanti realtà del mercato. L’evento è stata l’occasione per introdurre innovazioni all’avanguardia sviluppate da Facebook per continuare a sostenere l’Open Compute Project e condividere gli eccellenti risultati raggiunti in termini di risparmio dei costi: 1,2 miliardi di dollari in soli tre anni!

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In occasione del Summit, Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, ha annunciato importanti novità tecnologiche in ambito hardware e rilevanti riduzioni dei costi ottenuti grazie alle infrastrutture utilizzate dal social network.

Facebook, il social network in verde

Il social network, che ha aderito per la prima volta all’Open Computer Project nel 2011, grazie allo sviluppo di infrastrutture di ultima generazione è riuscita a diminuire i costi di 1,2 miliardi di dollari in tre anni, risparmiando energia sufficiente per alimentare 40 milioni di abitazioni, oltre a limitare sensibilmente le emissioni di carbonio in una quantità equivalente a togliere dalla strada 50.000 auto per un anno.

Durante il Summit sono state inoltre presentate le nuove tecnologie promosse da Facebook che guideranno il progetto nel 2014 e che comprenderanno l’implementazione di data center sempre più ecosostenibili e soluzioni per la loro gestione, efficienti sistemi di storage, innovativi micro-server adapter. 

Infine è stato alimentato nuovamente un dialogo costruttivo tra tutti i membri della community per discutere e confrontarsi su come la tecnologia e le infrastrutture più innovative possono contribuire alla diffusione della connettività, agevolare la semplicità dei servizi, innovare i modelli di business, tutto questo nell’otica di arrivare a un’infrastruttura ai massimi livelli di scalabilità, sostenibilità e openness.

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Il progetto, arrivato oggi a 150 membri ufficiali a cui con la quinta edizione del Summit si sono aggiunte importanti realtà quali Bloomberg, Box, Cumulus Networks, IBM, IO, LSI, Microsoft e Yandex, sta reiventando il mercato dell’hardware e dell’open source grazie alla condivisione delle idee che avviene attraverso una struttura in cui individui, organizzazioni e aziende mettono in comune creatività e proprietà intellettuale, con l’obiettivo di rendere l’industria dell’hardware più aperta, innovativa e sempre più focalizzata sull’efficienza e la sostenibilità.