Dopo il periodo di acquisizioni che hanno consolidato l’azienda, è arrivato il momento delle soluzioni. Extreme Networks scende in campo con prodotti nuovi o rinnovati finalizzati a rendere la rete sempre più intelligente, semplice e veloce, ma soprattutto con al centro l’utente. Tutto sotto controllo dal mobility al data center, da un’unica console
Rimanere senza connessione, proprio sul più bello, disturba ormai come disturbava l’interruzione di un film sul più bello circa mezzo secolo fa. E, inutile nascondercelo, i problemi sono più frequenti a fronte di addensamento significativo di persone, dalle università agli stadi. Creare reti in grado di supportare i momenti di punta non è certo semplice, come non è semplice pensare a reti in grado di riconoscere non solo i dispositivi, ma anche gli utenti. Inoltre sulla rete corrono ormai informazioni preziosissime dal punto di vista del business che possono essere sfruttate nei modi più disparati.
Ed è proprio su questi temi che si sofferma Renzo Ghizzoni, country manager Italy di Extreme Networks. Completata la fusione con Enterasys in febbraio, l’azienda si presenta sicuramente consolidata e raggiunge la 4° – 5° posizione nel settore in funzione dei diversi Paesi. E’ quindi arrivato il momento di presentare una strategia ad ampio respiro e prodotti in grado di supportarla. “Quello che serve oggi è avere reti più flessibili e programmabili, reti intelligenti in grado di capire chi sia l’utente, quali siano le sue esigenze e le sue priorità e capaci di sintetizzare le varie informazioni a diversi livelli (fino alla singola porta) restituendole alle diverse figure interessante tramite un’unica consolle”. Quello che è certo è che l’esperienza di coprire tramite reti WiFi alcuni dei più importanti stadi americani ha spinto l’azienda ad affrontare tematiche fortemente complesse ma di importanza strategica e, di conseguenza, indirizzare i propri sforzi in questa direzione.
“Quello che spinge la R&D dell’azienda” ha voluto sottolineare Gianluca De Risi, technical manager South Italy “è il fatto che lo scorso anno sono stati venduti circa un miliardo di smartphone e che le applicazioni scaricate sono state nell’ordine di centinaia di miliardi, cosa che ha dato nuovo vigore alla tendenza dell’IT, già in atto dal 2008-2009 di utilizzare sempre di più i dispositivi consumer”.
Presentati quindi nuovi prodotti che integrano soluzioni software e strumenti hardware, che includono: NetSight 6.0, uno strumento per la gestione centralizzata dell’intera rete; Purview uno strumento di Application Analytics in grado di lavorare a livello 7 (identificazione utente); l’architettura aperta SDN 2.0 basata su standard che combina l’automazione della rete con il provisioning delle applicazioni e l’orchestrazione attraverso l’integrazione di tutti i servizi (supporto standard per la maggior parte dei nuovi prodotti di terze parti); le Schede BlackDiamond X8 a 100 GbE e l’Access Point IdentiFi 3800 per il nuovo protocollo 802.11ac che dovrebbe arrivare a una velocità trasmissiva di 1Gb/s.
L’azienda è inoltre fortemente convinta dell’importanza del canale. Ad oggi solo in Italia sono attivi 20-25 partner di cui 6 al massimo livello di certificazione. Questo ha permesso all’azienda di avere esperienze a livello worldwide in pressoché tutti i mercati verticali più importanti.