I casi di cyber bullismo sono ormai presenti nelle cronache con episodi più o meno gravi. Secondo una ricerca realizzata da EU NET ADB consortium su un campione di ragazzi tra i 14 e i 17 anni, un giovane europeo su cinque (21,9%) ha sperimentato il fenomeno noto come cyber bullismo, in cui le vittime sono denigrate o minacciate tramite i social network. Nel fenomeno del cyber bullismo le vittime possono essere oggetto di molestie e diffamazione e purtroppo il fenomeno è in continuo aumento in tutta Europa.
Le ragazze sono più colpite
Il cyber bullismo non deve essere considerato come un problema marginale. Più della metà delle persone colpite (53,5%), ha dichiarato infatti che il bullismo online ha avuto un effetto estremamente negativo sulla propria vita. È interessante notare come sia le ragazze che i ragazzi possono essere vittime del bullismo, ma le prime sono quelle colpite più di frequente.
Internet: cuore del bullismo
Secondo una recente statistica fornita dall’istituto europeo Eurostat, il 93% dei giovani che vivono in Europa con un’età compresa tra i 16 e i 24 anni naviga online regolarmente, rispetto al 70% della popolazione totale europea. Lo studio mostra inoltre che i ragazzi sono meno interessati alle notizie in generale, ma utilizzano Internet soprattutto per accedere ai social media e sono quindi maggiormente esposti a episodi di cyber bullismo.
Dalla chat alla vita reale
Uno studio sulla dipendenza da Internet tra i ragazzi di età compresa fra i 14 e i 17 anni conferma che quasi tutti i giovani che navigano online regolarmente (92%) hanno almeno un account su un social network e il 63% ha ammesso di aver comunicato online con estranei. Quasi uno su tre (28,4%) ha dichiarato inoltre di aver incontrato nella realtà una persona conosciuta attraverso Internet.
Contenuti per adulti
La tecnologia consente un facile accesso a contenuti online per adulti e per molti giovani Internet è lo strumento attraverso il quale acquisiscono le prime informazioni sul sesso. In base ai risultati della ricerca, due intervistati su tre (58,8%) hanno ammesso di aver visto online immagini a sfondo sessuale.
Alcuni consigli per i ragazzi contro il cyber bullismo
• Eliminare le informazioni personali: una delle regole fondamentali per l’utilizzo di Internet comporta l’estrema cautela nel condividere informazioni personali. Questo perché spesso i singoli frammenti di informazioni possono essere sapientemente messi insieme per creare un profilo completo della vittima. Numero di cellulare, indirizzo, informazioni relative alla scuola e password non devono mai essere presenti sui Facebook.
• Pensare prima di postare: E’importante prestare la massima attenzione a quello che si pubblica su Internet, perché una volta che qualcosa è stato pubblicato online, può essere condiviso su più profili e questo significa che può diventare di dominio pubblico.
• Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te: i ragazzi che non voglio vogliono essere vittime del cyber bullismo per primi non devono praticarlo.
• Chiedere subito aiuto ad un adulto: Se siete a conoscenza di una persona vittima di cyber bullismo è importante offrire il proprio aiuto piuttosto che ignorare il problema. E’ inoltre fondamentale informare immediatamente un insegnante o un genitore di quello che sta accadendo.
Cosa devono fare i genitori
Gli esperti concordano sul fatto che nella maggior parte dei casi i ragazzi aspettano troppo tempo prima di confidare ai propri genitori di essere vittima di bullismo online. I genitori devono quindi essere proattivi e mostrare interesse per le attività che i propri figli svolgono online. Questo comporta non solo tenere sotto controllo i computer dei propri figli, ma anche controllare gli eventuali smartphone con cui hanno accesso ad Internet. Ecco alcuni consigli per i genitori:
• Reagire in fretta, non aspettare: Non mettere il problema in secondo piano. Più si aspetta, più le voci e le foto compromettenti possono diffondersi in rete.
• Raccogliere tutte le informazioni: E’ importante raccogliere il maggior numero possibile di informazioni riguardanti l’abuso in corso e chi è coinvolto. Gli screenshot sono la prova migliore e possono essere facilmente acquisiti.
• Informare gli operatori del sito: Non esiste purtroppo una procedura standard utilizzata dai social network per affrontare il cyber bullismo. Gli amministratori del sito però possono fare qualcosa. Su Facebook, per esempio, è possibile segnalare abusi di vario genere e il team di Facebook verifica poi se il post costituisca o meno una violazione.
• Provare la soluzione più rapida: se il ragazzo A insulta il ragazzo B al parco o su Facebook, non ha importanza. Non importa dove il bullismo si manifesta, i genitori dovrebbero cercare di risolvere il problema attraverso la discussione. Molti disaccordi possono essere risolti semplicemente attraverso un confronto aperto e civile tra adulti, ad esempio tra il papà di A e il papà di B.
• Sporgere denuncia: Se il bullismo prosegue e vengono praticati abusi o minacce, è necessario informare le autorità competenti e sporgere denuncia.
“I genitori possono utilizzare alcuni software come Kaspersky Parental Control for Android e Kaspersky Parental Control for iOS per proteggere i propri figli quando sono online”, ha dichiarato David Emm, Senior Security Researcher at Kaspersky Lab. “E’ importante però mantenere un dialogo costante con i propri figli, incoraggiandoli a parlare di tutto ciò che li disturba e prestando attenzione ai campanelli d’allarme”.