Esprinet: approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013

Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Francesco Monti, ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013, non sottoposto a revisione contabile, contenente dati contabili determinati in conformità con i principi internazionali IFRS

Principali risultati del Gruppo Esprinet

– i ricavi netti consolidati ammontano a € 492,5 milioni e presentano un aumento del +1% (€ +3,7 milioni) rispetto a € 488,8 milioni realizzati nel primo trimestre 2012;

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

– il margine commerciale lordo consolidato è pari a € 33,1 milioni ed evidenzia, pur in una situazione di accesa competizione, un incremento del +1% (€ +0,3 milioni) rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente come conseguenza dei maggiori ricavi e di una sostanziale tenuta del margine percentuale;

– l’EBIT consolidato, pari a € 7,6 milioni, mostra una flessione del -14% rispetto al primo trimestre 2012, con un’incidenza sui ricavi ridottasi a 1,54% da 1,81%, a seguito dell’incremento pari a € 1,6 milioni dei costi operativi rispetto al medesimo periodo del 2012; tale incremento è dovuto, al netto di una concentrazione di costi in area consulenziale destinata a riassorbirsi nel corso dell’anno fiscale, ad un aumento dei costi legati alla gestione dei crediti (minori recuperi su passaggi a perdita, maggiori oneri assicurativi al fine di garantire adeguati standard di qualità del fatturato, maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti);

– l’utile ante imposte consolidato, pari a € 6,9 milioni, è diminuito del -16% rispetto al primo trimestre 2012 evidenziando una diminuzione dell’incidenza sui ricavi (da 1,67% a 1,39%); l’incidenza degli oneri finanziari netti, aumentati in valore assoluto del -12%, rimane sostanzialmente stabile (0,15% contro 0,14%);

– l’utile netto consolidato scende a € 4,4 milioni da € 5,4 milioni, con una riduzione del -18% per effetto di un maggior tax rate (35% contro il 34% del primo trimestre 2012);

– l’utile netto (base) per azione ordinaria al 31 marzo 2013 è pari a € 0,09, in riduzione del -18% rispetto all’utile rilevato nel primo trimestre 2012;

– il capitale circolante commerciale netto al 31 marzo 2013 è pari a € 180,6 milioni a fronte di € 102,9 milioni al 31 dicembre 2012;

– la posizione finanziaria netta consolidata puntuale al 31 marzo 2013, negativa per € 3,6 milioni, si confronta con un surplus di liquidità di € 61,1 milioni al 31 dicembre 2012.

La riduzione nel livello del surplus di liquidità puntuale di fine periodo si riconnette ad un incremento puntuale del livello del capitale circolante al 31 marzo che risulta influenzato sia da fattori tecnici sovente estranei all’andamento dei livelli medi delle sue singole componenti sia dal ricorso al factoring “pro soluto” dei crediti commerciali.

Posto che i citati programmi di cessione “pro soluto” definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall’attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IAS 39.

Considerando anche forme di anticipazione dell’incasso dei crediti rispetto alla data di naturale scadenza differenti dalle cessioni pro-soluto, ma dalla tecnicalità analoga, utilizzati in altri paesi quali il “confirming” in Spagna, l’effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari al 31 marzo 2013 è quantificabile in ca. € 116 milioni (ca. € 128 milioni al 31 dicembre 2012 e € 116 milioni al 31 marzo 2012);

– il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2013 ammonta a € 244,5 milioni, in aumento di € +4,6 milioni rispetto a € 239,9 milioni al 31 dicembre 2012.

Principali risultati per area geografica

Sottogruppo Italia

– i ricavi netti verso terzi ammontano a € 388,0 milioni, in linea con € 389,5 milioni realizzati nel primo trimestre 2012;

– il margine commerciale lordo è pari a € 27,9 milioni e presenta un miglioramento del +1% rispetto a € 27,7 milioni del primo trimestre 2012 a seguito di un significativo incremento del margine percentuale passato da 7,30% a 7,43%;

Leggi anche:  Idea Prototipi punta sulle donne, Agostini: "L'automazione cobotica è rosa"

– l’EBIT è pari a € 6,8 milioni, in diminuzione del -15% rispetto al medesimo periodo del 2012, con un’incidenza sui ricavi ridottasi dal 2,11% al 1,80% per effetto essenzialmente dell’aumento dei costi operativi (+8%, pari a € 1,5 milioni);

– il capitale circolante commerciale netto al 31 marzo 2013 risulta pari a € 118,1 milioni, a fronte di € 67,9 milioni al 31 dicembre 2012;

– la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2013 evidenzia un surplus di liquidità pari a € 46,1 milioni e si confronta con un surplus di € 81,7 milioni al 31 dicembre 2012; l’effetto del ricorso alla fattorizzazione “pro-soluto” dei crediti al 31 marzo 2013 è pari a € 46 milioni (ca. € 52 milioni al 31 dicembre 2012 e € 58 milioni al 31 marzo 2012).

Sottogruppo Spagna

– i ricavi netti ammontano a € 116,7 milioni, in aumento del +7% rispetto a € 109,6 milioni rilevati nel primo trimestre del 2012;

– il margine commerciale lordo del primo trimestre 2013 ammonta a € 5,2 milioni, in aumento del +2% rispetto ai € 5,1 milioni rilevati nel medesimo periodo del 2012 per effetto dell’aumento dei ricavi nonostante una flessione del margine lordo percentuale (passato da 4,62% a 4,41%);

– l’EBIT pari a € 0,8 milioni, è in linea con il valore registrato nel primo trimestre 2012, mentre l’incidenza sui ricavi subisce una leggera flessione scendendo dallo 0,75% allo 0,71%;

– il capitale circolante commerciale netto al 31 marzo 2013 è pari a € 62,6 milioni a fronte di € 35,1 milioni al 31 dicembre 2012;

– la posizione finanziaria netta al 31 marzo 2013, negativa per € 49,7 milioni, si confronta con un dato di indebitamento finanziario netto di € 20,6 milioni al 31 dicembre 2012. L’effetto sul livello dell’indebitamento netto dei programmi di cessione “pro-soluto” o di anticipazione di incasso di crediti commerciali è stimabile in ca. € 70 milioni (ca. € 76 milioni al 31 dicembre 2012 e € 57 milioni al 31 marzo 2012).

Fatti di rilievo del periodo

Non si segnalano eventi di rilievo nel trimestre chiuso al 31 marzo 2013.

Fatti di rilievo successivi

Assemblea degli azionisti della capogruppo Esprinet S.p.A.

In data 29 aprile 2013 si è tenuta, in seconda convocazione, l’Assemblea degli azionisti di Esprinet S.p.A. che ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 e la distribuzione di un dividendo unitario di 0,089 euro per ogni azione ordinaria al lordo delle ritenute e delle imposte previste per legge.

Il dividendo, ammontante complessivamente a 4,5 milioni di euro, è stato messo in pagamento a partire dal 9 maggio 2013.

L’Assemblea ha nominato, quale Amministratore indipendente, Cristina Galbusera, già cooptata al posto di Paolo Vantellini dimessosi per sopraggiunti impegni professionali

E’ stata quindi approvata la reintegrazione dei Comitati interni, in ottemperanza al Codice di Autodisciplina per le società quotate, che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

L’Assemblea ha approvato la prima sezione della Relazione sulla Remunerazione ai sensi del comma 6 art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998.

L’Assemblea ha inoltre autorizzato il Consiglio di Amministrazione, con contestuale revoca della precedente autorizzazione conferita in sede assembleare in data 9 maggio 2013, all’acquisto e disposizione di azioni proprie.

Il piano proposto costituisce la reiterazione del piano preesistente e riguarda un massimo di n. 10.480.000 azioni ordinarie Esprinet S.p.A. interamente liberate del valore nominale di 0,15 euro cadauna, pari al 20% del capitale sociale, tenuto conto del numero di azioni già in portafoglio alla Società.

Attribuzione di azioni ai beneficiari in esecuzione del “Long Term Incentive Plan 2010-12

Per effetto dell’avvenuta presentazione del bilancio consolidato del Gruppo Esprinet e tenuto conto del grado di raggiungimento degli obiettivi di performance del gruppo negli esercizi 2010-2012, sono divenuti esercitabili i diritti di assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. di cui al “Long Term Incentive Plan” approvato dall’Assemblea dei soci in data 27 aprile 2010.

Leggi anche:  Nasce Kirey Advisory, il nuovo player della consulenza con linee di offerta end-to-end

Conseguentemente, in data 3 maggio 2013 sono state assegnate a favore del senior management del Gruppo Esprinet n. 168.600 azioni mediante l’utilizzo di azioni già nella disponibilità dell’emittente. Le azioni proprie in portafoglio al 3 maggio 2013, scendono a n. 1.181.400, pari al 2,25% del capitale.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel primo trimestre 2013 si è confermata la debolezza macroeconomica di fondo dei mercati maturi europei tra i quali vanno annoverati Italia e Spagna. In particolare, il contesto macroeconomico di questi Paesi dell’Unione Monetaria vede una contrazione del PIL per il 2013 ed il persistere dell’incertezza per gli anni successivi.

Considerando l’intero spettro dei maggiori indicatori anticipatori, la cui dispersione risulta fortemente amplificata negli ultimi mesi di rilevazione, le indicazioni di ulteriore scadimento del tenore congiunturale in Eurozona appaiono tuttavia più sfumate.

Il contesto macroeconomico sembra maggiormente favorevole rispetto alle aspettative di inizio anno, sebbene non siano ancora chiari i meccanismi di trasmissione delle politiche monetarie accomodanti da parte della BCE. La propensione al credito specie nei confronti delle PMI si manterrà tuttavia debole e le condizioni nell’erogazione del credito alle imprese permarranno restrittive specialmente nei paesi periferici come Italia e Spagna.

Per quanto riguarda il settore europeo della distribuzione di prodotti tecnologici (fonte: Global Tech Distribution Council – Context, aprile 2013), nel primo trimestre dell’anno in corso si è osservata una crescita pari al +2,4% rispetto al primo trimestre 2012, dopo che anche il 2012 si era chiuso in crescita del +3,4% rispetto all’anno precedente. In particolare il primo trimestre è risultato positivo per Regno Unito (+7,1%) e Francia (+2%) mentre la Germania resta stabile. Tra gli altri Paesi, si segnala la costante crescita della Polonia (+14%) così come di Svezia (+3,8%) e Norvegia (+3,3%).

Nei mercati in cui opera il Gruppo, si segnala un trimestre positivo per la Spagna (+3,8%), peraltro influenzato da un gennaio particolarmente brillante (+24%) mentre l’Italia resta in territorio negativo (-2,1%), sebbene il trend annuo mostri degli espressivi miglioramenti (-5,2% il dato concernente i primi tre mesi del 2012).

Nelle prime diciotto settimane (fonte: Context Panel Pulse) è confermato un trend di miglioramento per il panel di distributori europei censiti ed un risultato complessivo dei primi quattro mesi dell’anno in crescita del +4,1%, con un trend positivo del panel italiano (-0,3% il risultato nelle prime diciotto settimane contro il -2,1% dei primi tre mesi) e un trend stabile per il panel dei distributori attivi in Spagna (+3,5% la crescita da inizio anno).

Durante il trimestre la quota di mercato di Esprinet Italia, già cresciuta nel 2012 rispetto all’anno precedente in Italia e stabile in Spagna, è in linea con quanto registrato rispetto all’analogo periodo del 2012 per effetto di una riduzione della quota presso la clientela “retail” e una crescita più che proporzionale in ambito “corporate”.

Relativamente al mix di prodotti transitati nel canale distributivo, i risultati raggiunti sono anche funzione della tradizionale capacità di quest’ultimo di indirizzare nuove categorie di prodotti suscettibili di creare nuovi bisogni/mercati quando non controbilanciano altre tecnologie risultanti ormai “obsolete”.

Mentre infatti si riduce in Italia rispetto al primo trimestre anno su anno il risultato della categoria “notebook” (-19%), si assiste d’altra parte all’impetuosa crescita dei tablet (+85%, quasi 400.000 unità vendute nei primi 3 mesi) che, a loro volta, trascinano un ecosistema di accessori (ad esempio “cover”, batterie di memoria aggiuntive, cavi di connessione) che offrono nuove opportunità ai distributori ed alla loro clientela. La mobilità e la necessità di interconnessione continua con l’ambiente sociale sottendono alla crescita degli smartphone (+26%) che trascinano anche la telefonia mobile (+109% anche perché solo recentemente indirizzata dai distributori) e l’accessoristica riferita (+533%).

Leggi anche:  Lenovo annuncia i risultati finanziari del secondo trimestre 2024/25

Resta debole l’andamento del software (-11%) e dei server (-18%) così come delle stampanti (-13%).

Le vendite al dettaglio misurate da GFK (maggio 2013) segnano nel primo trimestre un trend in linea con quanto osservato a monte: la categoria IT cresce (+8% rispetto allo stesso periodo del 2012) trainata dai tablet, l’elettronica di consumo resta in difficoltà (-16%) così come la fotografia (-5%) mentre la categoria “telecom” (che include anche gli smartphone) è in robusta crescita (+21%).

Per quanto attiene alla distribuzione in Spagna, la quota di mercato di Esprinet Iberica è stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un trend tra “Retail” e “corporate” simile a quanto registrato in Italia. Anche i trend di prodotto sono simili a quanto registrato in Italia, se si considera che i tablet sono in forte crescita (+75%) solo in parte cannibalizzando le vendite dei notebook (-21%). Molto debole l’elettronica di consumo (-33%) e i desktop (-9%). Le vendite dei dettaglianti misurate da GFK (maggio 2013) segnano nel primo trimestre la crescita della categoria IT (+5% rispetto allo stesso periodo del 2012) spinta dai tablet, mentre restano in netto ritardo l’elettronica di consumo (-17%) e la fotografia (-19%), con la categoria “telecom” anch’essa in territorio negativo (-13%).

Per l’intero anno 2013 Sirmi (maggio 2013) prevede per l’Italia una riduzione dei consumi di IT pari al -1%, -2% per le TLC e -6% per l’elettronica di consumo, ipotizzando una ripresa dei consumi a partire solo dal terzo trimestre.

Per quanto attiene alla distribuzione “B2B”, Sirmi si attende una riduzione pari al -6%. Non sono disponibili previsioni per il mercato spagnolo che pure storicamente ha mostrato trend simili a quello italiano pur con una maggiore volatilità anche dovuta ad una maggiore peso dei “retailer” rispetto alla clientela “business”

In uno scenario di perdurante debolezza dei consumi interni in tutta l’eurozona ed in particolare nei mercati geografici in cui il Gruppo Esprinet è presente, di scarsa visibilità rispetto alle previsioni di vendita e nonostante l’accesa competizione nell’ambito del proprio settore, il management intende proseguire in un processo di mantenimento della propria quota di mercato facendo leva su iniziative commerciali di fidelizzazione dei propri clienti, senza tuttavia abdicare alle proprie politiche di forte prudenza riguardo alla protezione della qualità del proprio portafoglio crediti e delle scorte di magazzino al fine di garantire comunque adeguati standard di redditività e di stabilità finanziaria.

Il management conferma inoltre il proprio costante impegno nel massimizzare la creazione di valore attraverso l’efficienza sia operativa sia della struttura del capitale.

Sotto il profilo strettamente commerciale gli sforzi nei mesi a venire saranno concentrati nell’affinamento della “product line”, specie con riferimento al comparto degli accessori per “mobility device” ed al rafforzamento della gamma dei servizi intermediati e dell’offerta “cloud”. Particolare focus sarà inoltre posto sulle relazioni di natura complessa con i clienti attraverso l’utilizzo di strumenti di “performance management” per la gestione e ottimizzazione delle modalità di interazione commerciale.

Grande enfasi, infine, sarà rivolta – data la precipua natura della porzione numericamente prevalente della propria clientela e la situazione di stretta creditizia venutasi a creare negli ultimi mesi – a premiare i clienti migliori sotto il profilo del merito di credito ed a promuovere servizi di natura finanziaria abilitanti rispetto al business.

Infine, in un settore che sta attraversando una fase di consolidamento, il Gruppo rimane attento rispetto alle opportunità che questo saprà offrire nel prosieguo dell’esercizio confidando altresì in uno scenario più favorevole dal punto di vista dei mercati di sbocco.