Enterprise mobility oltre il BYOD

I CIO devono oggi meglio comprendere i punti di vista di CXO e linee di business. A Roma e a Milano di scena due edizioni dell’IDC Mobiz-Mobility Forum 2014

Secondo IDC, la penetrazione di device mobili e app nell’industria privata e in alcuni comparti della PA aumenterà ancora sensibilmente nei prossimi due anni, sulla spinta della consumerizzazione e dell’evidenza di come l’enterprise mobility stia abilitando nuovi modelli ed efficienze operative, migliorando produttività e collaborazione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Consumerizzazione e BYOD hanno senz’altro obbligato molte aziende a formulare strategie di enterprise mobility e quindi a cercare di governare l’utilizzo di device mobili personali in ambienti business. Si pensi, per esempio, ai tablet: stando a uno studio di IDC pubblicato a gennaio 2014, il 31% dei possessori di tablet negli Stati Uniti sottolinea di utilizzare il device anche per propositi attinenti la sfera lavorativa, e il 57% di portare il tablet in ufficio; analoghe le percentuali in un Paese europeo come l’Inghilterra, 33% e 55%.

“In Italia le percentuali di lavoratori che utilizzano i tablet sia per attività professionali che per ragioni personali sono indubbiamente maggiori, mentre meno rispetto a questi due Paesi sono le aziende che hanno adottato politiche BYOD articolate”, sottolinea Daniela Rao, TLC Research & Consulting Director di IDC Italia.

Tuttavia, se è vero che il BYOD funge da innesco per politiche più strutturate di gestione e utilizzo dei device mobili, è anche vero che la mobility sta permeando le organizzazioni ben oltre il BYOD stesso o il mobile device management, abbracciando processi e linee di business differenti, in particolare il marketing, le vendite e la gestione della forza lavoro.

Per questo motivo, nella visione di IDC, i CIO devono oggi meglio comprendere i punti di vista delle linee di business, così da rendere l’enterprise mobility una strategia univoca, “aziendale”, e non un insieme spesso disomogeneo di singole iniziative. Per i CIO significa mettere in conto che la mobility per i CEO si traduce in competitività aziendale, per i CFO in efficienza, per i CMO in esperienza utente, app ed engagement, per le LOB in operazioni integrate e produttività, per l’HR in mobilità e qualità del lavoro.

Leggi anche:  Altea IN lancia l’Academy gratuita per assumere 30 giovani talenti

Trasformare queste aspettative in realtà non è facile, anche in considerazione del fatto che le tecnologie mobili, le infrastrutture e i requisiti di business evolvono in continuazione.

Per aiutare la direzione IT in questo percorso, IDC Italia organizza anche quest’anno l’IDC Mobiz-Mobility Forum, un appuntamento ormai consolidato con la partecipazione di esperti e di CIO italiani e internazionali a illustrare e testimoniare progetti di business mobility nell’ambito dell’industria privata e della PA.

Vista la grande attenzione al tema, l’evento si svolgerà quest’anno in due edizioni distinte: a Roma il 12 marzo e a Milano il 18 giugno.

L’edizione di Roma, intitolata Mobility Changing IT Philosophy, vedrà la partecipazione di CIO di pubbliche amministrazioni e aziende private, nonché dei principali vendor presenti sul nostro territorio. Per visionare il programma cliccare qui

Hashtag ufficiale dell’evento di Roma: #IDCMobizRM14

Hashtag ufficiale dell’evento di Milano: #IDCMobizMI14