I dati confermano la leadership del Gruppo sul mercato domestico ed evidenziano una crescita del fatturato estero che raggiunge una quota del 10% sul totale della produzione
A fine 2011 i ricavi netti si attestano a 758,1 milioni di euro con una crescita del 2,7% rispetto al 2010, portando dal 6 al 6,4% la quota di mercato nazionale del Gruppo. Ebitda a 76,4 milioni di euro dopo 15,8 milioni di euro di oneri straordinari relativi all’incentivazione all’esodo volontario; l’Ebitda adjusted, 92,2 milioni di euro, risulta in linea con il risultato 2010 (92,0 milioni di euro).
L’Ebit, al netto degli oneri di cui sopra, si attesta a 50,4 contro i 70,3 milioni di euro del precedente esercizio. Pertanto al 31 dicembre 2011 l’utile netto è di 29,8 milioni di euro rispetto ai 36,1 milioni di euro di fine 2010.
Il backlog ha raggiunto il massimo storico di 543,6 milioni di euro, con un aumento su base annua del 7%; gli ordinativi acquisiti sono di 793,8 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta negativa per 45,1 milioni di euro risente di componenti straordinarie.
Alla luce dei risultati il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti, convocata il 24 aprile in prima convocazione ed il 27 aprile in eventuale seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo pari a 0,4511 euro per azione, in pagamento dall’11 ottobre con stacco della cedola l’8 dello stesso mese.