Energia pulita dai raggi infrarossi emessi dalla Terra

Uno scienziato italiano ha pensato di sfruttare le radiazioni infrarosse emesse dalla Terra per ottenere enegia pulita e rinnovabile

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Il ricercatore dell’Università di Harvard, Federico Capasso, ha pensato a un metodo alternativo per ottenere energia pulita e pressoché illimitata. Il co-inventore del laser a cascata quantistica è convinto che, nonostante esistano diverse problematiche da risolvere, si possa recuperare energia dai raggi infrarossi emessi dalla Terra. Con questo metodo si potrebbero produrre fino a 100 milioni di Gigawatt, mille volte il fabbisogno energetico dell’intera umanità. 

Infrarossi dalla Terra per produrre energia

Capasso ha pensato a due diverse tecniche per sfruttare la differenza di potenziale tra il calore emesso dalla Terra tramite i raggi infrarossi e il gelo dello Spazio. Il primo metodo consiste nell’utilizzare due piastre sovrapposte, una inferiore a temperatura ambiente e una superiore congelata e irradiante raggi infrarossi verso il vuoto cosmico. Il problema di questa tecnica consiste nel mantenere fredda la piastra posta in alto.

Il secondo metodo prevede l’utilizzo di un’antenna a infrarossi, che emette radiazioni verso gli strati alti dell’atmosfera, raffreddata a bassissime temperature. Il sistema potrebbe essere miniaturizzato per produrre pannelli simili a quelli solari. “Un dispositivo simile – spiegano gli scienziati – potrebbe essere accoppiato con un pannello solare, per avere energia in più, anche di notte, allo stesso costo di installazione”. La difficoltà nella realizzazione di questo metodo è legata alla produzione di componenti in grado di funzionare nonostante la poca energia prodotta dalle radiazioni infrarosse.

 

Come in ogni sistema di generazione di energia, si tratta di sfruttare una differenza di potenziale, quella tra il calore della Terra e il gelo dello spazio. La prima delle due tecniche prevede due piastre sovrapposte, quella inferiore a temperatura ambiente, quella superiore fredda e irradiante verso il cielo nell’infrarosso. Prendendo come esempio le condizioni ambientali dell’Oklahoma, la differenza di temperatura tra le due piastre potrebbe generare alcuni Watt per metro quadro. Tuttavia la difficoltà di 
di Marco Passarello – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/2kKjo
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