In calo le principali emissioni di gas climalteranti. Quasi raggiunta la cifra concordata con il Protocollo di Kyoto
Anche se non è giunta agli onori della cronaca nazionale, la notizie diffusa dall’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è tra quelle capaci di rincuorare. In Italia nel 2011 le emissioni dei sei gas serra, espresse in CO2, sono diminuite del 2,3% rispetto all’anno precedente e, in confronto al 1990, sono il 5,8% in meno. Tenendo presente l’impegno che l’organo nazionale si è prefissato, con la riduzione del 6,5 di CO2 come stabilito a Kyoto, possiamo dire che l’Italia è sulla buona strada.
I dati fino al 2012
Secondo il comunicato dell’ISPRA, le stime preliminari dell’anno 2012 (ancora non terminate), potrebbero portare piacevoli sorprese, con il raggiungimento della cifra concordata a Kyoto. In particolare le emissioni delle industrie energetiche e manifatturiere mostrano una riduzione del 15,5%, quelle per la produzione di cemento fanno segnare -5,1% e le restanti una flessione del 15,5%. Il motivo principale si potrebbe ricercare nella crisi economica che ha spinto privati e pubblici a “consumare” meno CO2 ma anche nella volontà di abbandonare vecchi sistemi di produzione energetica verso quelli più sostenibili, sostenuti da incentivi e campagne informative specifiche. La domanda è: quando l’economia riprenderà a girare, sapremo mantenere i livelli raggiunti o perderemo il vantaggio guadagnato?