Vantaggi e svantaggi dei nuovi strumenti di lettura: appuntamento lunedì 10 marzo a palazzo Garzolini Toppo-Wassermann con Naomi S. Baron della American University di New York
La lettura di libri digitali o ebook si è, in meno di un decennio, sempre più diffusa. Dei vantaggi e degli svantaggi di questi nuovi strumenti di lettura parlerà lunedì 10 marzo alle 17 Naomi S. Baron, docente di linguistica della American University di New York e dell’Università di Washington, dove dirige anche il Centro per la didattica, la ricerca e l’apprendimento. L’appuntamento è nella sede dell’ateneo di Udine a palazzo Garzolini, in via Gemona 92 a Udine, presso l’aula magna T4. La conferenza in lingua inglese, dal titolo “Who likes eBooks?”, è organizzata dalla Scuola Superiore dell’Università di Udine con il sostegno della Fondazione Crup ed è aperta a tutti gli interessati.
«Dalla comparsa nel 2007 del lettore di ebook Kindle, commercializzato da Amazon – anticipa Naomi S. Baron – c’è stata un’esplosione nella lettura su schermi digitali. Oltre a utilizzare computer ed eReader, leggiamo anche su tablet, come l’iPad, e telefoni cellulari. Tutti questi strumenti portatili oltre ad essere comodi da trasportare possono anche ridurre le spese per i libri. Tuttavia, la lettura su schermo ha anche degli svantaggi, come ad esempio i problemi di concentrazione, la preferenza per i testi più brevi e la perdita di una lettura approfondita in favore di una ricerca più superficiale e di una navigazione veloce».
«La conferenza – sottolinea Leopoldina Fortunati, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’ateneo friulano e organizzatrice della conferenza – interviene su un argomento molto caldo a livello internazionale, che è il rafforzamento del passaggio da un sistema sociale che si basava essenzialmente su supporti cartacei a un altro che si basa su supporti digitali. Questo passaggio è spesso visto in modo settoriale perché si prende in considerazione solo il presunto risparmio che, per esempio, la sostituzione dei libri di testo con i libri digitali comporterebbe per il comparto scolastico, assumendo come equivalenti la modalità di lettura/scrittura analogica e quella digitale».
Tuttavia, «ricerche – continua Fortunati – hanno messo in evidenza che leggere e scrivere su carta e leggere e scrivere su supporti digitali non sono la stessa cosa. Mentre gli utilizzatori apprezzano lo scrivere sulla tastiera elettronica perché si scrive più velocemente, si è supportati dal correttore automatico, da vocabolari e dal traduttore automatico, leggere su schermo stanca maggiormente gli occhi e spesso rende più difficile apportare commenti al testo, evidenziare le cose più importanti e così via. L’Università di Udine è stata la prima a organizzare una ricerca su tale argomento attivando gli studenti della laurea Mmagistrale in Comunicazione multimediale e teoria dell’informazione di Pordenone. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Telematics & Informatics, e verrà replicata in molti altri Paesi all’interno della rete COST FP1104 Combining Print and Digital».