Il punto della situazione a due anni dalla denuncia all’Unione Europea contro lo Stato Italiano per violazione alle normative comunitarie
Massimo Penco, Presidente di “Cittadini di Internet” rende noto che: «Sul sito web Cittadininternet.org, è possibile consultare lo stato dell’arte sull’utilizzo della posta elettronica certificata (PEC) in Italia, a due anni dalla denuncia all’Unione Europea contro lo Stato Italiano per violazione alle normative comunitarie, presentata dall’associazione “Cittadini di Internet” assieme ad Adiconsum, ANORC ed altre associazioni.
Lo spunto per questa riflessione mi è stato dato – ha affermato Massimo Penco, Presidente di “Cittadini di Internet” – dall’Ordine dei Medici di Messina dove qualcuno ha consultato le leggi e le applica, chiedendosi se è possibile servirsi della “PEC Made in Italy” o se sia preferibile adoperare l’analogo sistema di PEC previsto dalla 28.01.2009 n. 2 di conversione del D.L. 29.11.2008 n. 185 che prescrive un’alternativa, così come riportato dallo stesso sito web dell’Ordine dei Medici di Messina: “O analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali”.
In realtà – ha continuato Penco – la legge istitutiva della PEC risale al 2003 ed è rimasta praticamente inapplicata, come è uso e costume di questo paese soprattutto quando le leggi non piacciono o sono d’impossibile attuazione. Tutt’oggi, però, molti ignorano l’iter legislativo che sta accompagnando l’Italia in quella che avrebbe dovuto essere la rivoluzione tecnologica mirata a snellire la “fantomatica” burocrazia del “Bel Paese”.
Proprio per questo – ha concluso il Presidente di “Cittadini di Internet”- abbiamo deciso di pubblicare anche uno “Zibaldone sulla PEC”, al fine di raccogliere le tappe fondamentali di questo tortuoso e contraddittorio percorso».
Per consultare il testo completo della riflessione sullo stato dell’arte della PEC (in formato .pdf), clicca qui