Comune di Nettuno e IBM per l’accessibilità della città ai disabili

Il Comune di Nettuno e IBM annunciano oggi un importante accordo finalizzato a rendere la città più accessibile ai disabili attraverso l’utilizzo di Tag e smartphone. Grazie a questo progetto le persone disabili potranno accedere a negozi, uffici, ristoranti e stabilimenti balneari venendo guidati passo passo nel proprio percorso e potendo contribuire a migliorare il servizio attraverso feedback diretti.

L’obiettivo dell’Amministrazione comunale era quello di facilitare le attività quotidiane di cittadini e turisti portatori di handicap e si è quindi affidata all’esperienza e alle soluzioni di IBM, che ha già sviluppato progetti similari in altre realtà. IBM ha sviluppato per Nettuno un pilota denominato Act! ovvero Accesibility City Tag database.

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Act! è un’applicazione per smartphone sviluppata sull’architettura “I’m Smart”, basata sui software IBM Websphere Process Server e DB2 , messa a punto da IBM Human Centric Solution EMEA in collaborazione con il business partner Neotilus. E’ supportata dall’IBM Innovaton Center di Milano e utilizza l’innovativo sistema di traduzione IBM n.fluent, come tool automatico di traduzione multilingua.

Dopo aver scaricato l’applicazione sul proprio smartphone, che può essere personalizzata in base alla propria disabilità e memorizzata come preferenza, gli utenti che arrivano a Nettuno possono scoprire quali strutture (negozi, uffici, ristoranti, stabilimenti balneari eccetera) consentono loro l’accesso.

L’utente viene localizzato tramite il GPS e i dati scaricati via wifi o rete 3G: in questo modo è possibile conoscere la struttura più vicina, localizzarla ed essere guidati per raggiungerla, ma anche lasciare un feedback, contattarla direttamente via telefono e registrarla nella propria lista di destinazioni preferite.

In questa fase sperimentale, che durerà per i prossimi 3 mesi, l’applicazione è disponibile per i terminali dotati di sistema operativo Android, ed è stata sviluppata con particolare attenzione alle disabilità motorie.

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L’obiettivo è quello di raccogliere dati per ottimizzare processi, usabilità e accessibilità delle interfacce anche per i non vedenti, per estendere successivamente il servizio sia ad altre piattaforme (Apple i-phone, symbian, RIM) sia ad altre città che, avendo già raccolto anche parzialmente i dati, desiderassero offrire lo stesso tipo di servizio ai propri cittadini e visitatori.

Come ha sottolineato Alessio Chiavetta, Sindaco di Nettuno, “Anche quei piccoli ostacoli che per le persone normodotate al massimo possono rappresentare qualche fastidio facilmente aggirabile, per chi si trova in condizioni di disabilità spesso rappresentano veri e propri problemi nel vivere quotidiano della città.

Act! è un buon esempio di come si possa promuovere il turismo e al tempo stesso dotare le Amministrazioni di uno strumento pratico per stimolare l’accessibilità del territorio: un tema decisamente caro a Nettuno così come l’utilizzo di nuove tecnologie per rendere più intelligente l’uso e la gestione della città”.

La testimonianza diretta di Eleonora Riggi, dell’Ufficio Consulenza per la Disabilità, che ha testato il progetto:“Vivere a Nettuno è magnifico, ma, come tutte le città con un’architettura storica, rappresenta un problema per chi non è libero di muoversi come me. Ad esempio, se ho bisogno di fare shopping devo sapere se il negozio che mi interessa può permettermi di entrare o no.

Così, proseguendo il lavoro che il Comune aveva avviato sulla vivibilità della città, abbiamo iniziato a contattare le realtà locali – negozi, ristoranti, banche – per raccogliere dati sulla loro accessibilità. A questo punto avevamo i dati, ma non sapevamo come usarli: così abbiamo chiesto a IBM”.

“Act! e un progetto che trasforma in realtà i principi della nostra visione per progettare e crescere città piu intelligenti. Infatti, partendo dai dati e da un infrastruttura già in essere nel Comune di Nettuno, abbiamo ideato una soluzione in grado di rispondere ad un esigenza della comunità”, ha spiegato Cristina Farioli, Business Innovation Director di IBM.

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L’applicazione prevede in futuro di coinvolgere gli utenti anche attraverso un social network per segnalare alle amministrazioni best e worse practice in termini di accessibilità e permettere così un più veloce e interattivo processo di sviluppo dell’accessibilità delle città.