I grandi gruppi bancari europei stimano di allocare 20 milioni di euro per uniformarsi alla direttiva, il 30% interesserà adeguamenti tecnologici.
• Gli investimenti in IT coinvolgeranno in particolare l’aggiornamento dei canali-clienti e le tecnologie di back-office per supportare i nuovi requisiti
• Le banche vedono poche minacce in termini di competizione con altri mercati, la vera sfida sarà legata alla customer-retention
• La maggioranza delle banche (90%) europee dichiara che sarà “giuridicamente conforme” alle nuove direttive UE di pagamento entro la scadenza stabilita
L’ analisi di Accenture ha coinvolto 30 gruppi bancari europei, di cui circa il 20% appartenenti alle Banche “top 100” in Europa per valutare quali cambiamenti chiave dovranno essere affrontati e verificare se le banche si sono già attivate e sono pronte per recepire la Direttiva Europea sui Servizi di Pagamento (PSD), che, a partire dal 1 novembre 2009, uniformerà la struttura normativa dei pagamenti in Europa.
Secondo i dati emersi dalla ricerca, le banche europee sembrano essere pronte per la scadenza della nuova direttiva: una larga maggioranza (90%) dichiara che sarà giuridicamente conforme entro la scadenza e circa i tre-quarti (72%) ritiene che sarà pienamente conforme entro novembre.
I costi necessari per uniformarsi alla direttiva variano drasticamente in base alle dimensioni delle banche: per i grandi gruppi bancari il budget necessario all’adeguamento al PSD è stimato di 20 milioni di EUR e oltre, mentre gli altri gruppi bancari oggetto della ricerca ritengono di allocare un budget medio di 4 milioni di EUR.
Gli investimenti IT appaiono la voce più significativa che copre il 30% dei programmi di adeguamento alla Psd. La seconda componente in ordine di grandezza interessa i cambiamenti dei termini e delle condizioni contrattuali, seguite dalla comunicazione interna ed esterna.
Gli investimenti in IT in particolare coinvolgeranno l’aggiornamento dei canali-clienti e le tecnologie di back-office per supportare i nuovi requisiti, come i processi di transazione in tempo reale per un’immediata disponibilità dei fondi. Pochi i rischi competitivi, ma crescenti le tensioni nell’ambito della customer-retention.
Secondo la ricerca, la maggioranza delle banche europee non si aspetta una maggior competizione derivante dalla Normativa PSD.
Il 63% circa delle banche interpellate non vede, infatti, il proprio business minacciato dall’allargamento della competizione con i mercati che entreranno in questo processo, come ad esempio le telecomunicazioni e le utilities. Solo l’11% ha dichiarato di prevedere la presenza di serie minacce competitive causate dalla nuova normativa.
La ricerca Accenture ha evidenziato che quasi la metà (48%) del campione intervistato non ha immediati piani per il lancio di nuovi prodotti, sebbene la direttiva possa generare reali opportunità per l’innovazione dei prodotti offerti ai clienti bancari.
La razionalizzazione della relazione con le banche europee è un’esigenza prioritaria per molti clienti, la vera sfida per gli istituti bancari sembra perciò essere la customer-retention.
La grande maggioranza (82%) degli intervistati considera infatti la normativa in primo luogo come un’opportunità per offrire pagamenti e servizi bancari in tutta Europa, mentre solo il 14% la considera un’opportunità per acquisire nuovi clienti corporate e il 7% per conquistare nuovi clienti retail.
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