Le filiali delle banche commerciali Top-performing sono molto più produttive ed efficienti della media di settore, questo il risultato di una nuova analisi di Compass Management Consulting
Una rete bancaria più efficiente richiede il 30% in meno di personale (circa due FTE per filiale), rispetto alla media. Ciò si traduce in un risparmio annuo per banca di circa 40-53 milioni di euro, a seconda della dimensione della rete di filiali.
Il report Branch Productivity – Decision Time evidenzia il gap in produttività bancaria (misurato secondo il livello di impiego del personale) tra il 45% per i player meno produttivi e l’83% per le banche più performanti.
Queste ultime, secondo l’autore del report, mirano ad aumentare la percentuale di impiego del personale dal 65 al 75%.
“Per aumentare la profittabilità delle filiali, le banche commerciali necessitano di generare vendite più elevate e di ridurre i costi delle operazioni di routine,” ha detto Arabella Volkers di Compass Management Consulting.
“L’automazione è uno dei maggiori driver per il miglioramento delle performance, ma alcune banche rimangono dubbiose riguardo all’impatto negativo che questa migliorata produttività potrebbe avere sull’esperienza del cliente”.
Secondo Compass gli elementi che contribuiscono maggiormente ad elevare i costi, nelle banche poco performanti includono:
– Tempi di elaborazione delle transazioni di cassa troppo lunghi
– Minor livello di impiego del personale
– Minor utilizzo di self-service per le operazioni di base come il deposito contante/assegni.
Secondo il report, mentre alcune banche rimangono riluttanti ad introdurre self-service e automazione nell’elaborazione degli assegni e altre aree, queste iniziative aumentano in realtà il livello di soddisfazione del cliente.
Similmente, l’adozione di unità di supporto alle operazioni di cassa (TAU), può ridurre i costi di gestione degli sportelli di circa il 10% ed oltre. Nonostante ciò, le TAU sono utilizzate in solo il 20% circa delle filiali.
“L’interesse delle filiali per le tecnologie self-service e di automazione varia da paese a paese e da banca a banca. L’Asia è un esempio di successo e di vasta diffusione di queste tecnologie”, ha aggiunto Volkers.
“Europa e Nord America sono mercati in cui l’utilizzo della tecnologia offre grosse opportunità di ridurre i costi di elaborazione delle operazioni. Le banche europee di tipo tradizionale, ad esempio, stanno rinunciando ad un risparmio di circa il 30%”.
Secondo Compass le banche più performanti eseguono le operazioni base 42 secondi più velocemente della media, soprattutto grazie all’investimento in tecnologie che supportano le operazioni di sportello; in queste banche le operazioni effettuate tramite self-service contribuiscono per il 70 -80% del business.
“Il costo di un’operazione eseguita dal personale è di 5 volte superiore alla medesima svolta tramite self-service”, ha continuato Volkers. “Questa differenza di costo costituisce indubbiamente per la maggioranza delle banche un ottimo motivo per migrare a sistemi self service”.
Il report Branch Productivity – Decision Time è la prima fase di uno studio cluster più ampio. Il report si basa su 8 analisi approfondite delle operazioni bancarie delle filiali di banche europee e statunitensi degli ultimi 18 mesi e 32 più vasti studi sulle banche commerciali nel mondo.
Il report completo è disponibile solo per le banche partecipanti al Cluster, ma le conclusioni sono riassunte in un nuovo articolo Compass: “Raising the Stakes: Improving Branch Counter Productivity.”