Dropbox è stato accusato di aver effettuato una censura preventiva dopo aver scandagliato i contenuti delle cartelle private degli utenti. La piattaforma cloud ha risposto che il suo operato non viola la privacy
Dropbox, forse il più famoso servizio di cloud storage, è accusato di effettuare una censura preventiva dei contenuti condivisi dagli utenti. Ciò avverrebbe attraverso un’analisi approfondita del contenuto delle cartelle private.
Dropbox viola la privacy?
L’utente Dropbox Darren Whitelaw ha postato su Twitter un messaggio di errore inviato dalla piattaforma dopo che aveva cercato di condividere pubblicamente il link a un file. L’indirizzo si riferiva effettivamente a un video protetto da copyright ma Whitelaw si è chiesto come Dropbox, che ha in Younited e OneDrive due nuovi rivali, abbia potuto bloccare l’operazione senza aver preventivamente analizzato il contenuto delle sua cartella personale.
La risposta di Dropbox
Dropbox ha confermato che il link è stato effettivamente censurato come prevede la legge statunitense sul copyright (DMCA) ma ha negato una scansione automatica delle cartelle private degli utenti. Inoltre, il blocco avviene solamente quando l’hash del file condiviso pubblicamente corrisponde a quello di un file già censurato in precedenza su richiesta dei detentori del copyright.