In Cina si sta sperimentando l’utilizzo di droni per combattere il problema dello smog. I velivoli senza pilota irroreranno nei cieli delle città alcune sostanze anti-inquinamento
La Cina è uno dei Paesi più inquinati al mondo. Pechino, che ha confermato la presenza sul suo territorio di veri e propri “villaggi del cancro”, è arrivata a chiudere i barbecue ambulanti per migliorare la situazione e sono moltissimi i cittadini disposti addirittura ad affrontare un viaggio di sola andata su Marte piuttosto che respirare ancora aria così malsana. Per risolvere il problema dello smog, che uccide 220mila persone l’anno nel mondo, il Governo ha pensato all’utilizzo dei droni.
Un aquilone hitech contro l’inquinamento
La China Meteorological Administration ha dato mandato all’Aviation Industry Corp of China di realizzare Parafoil, un drone comandato a distanza in grado di irrorare nei cieli cittadini alcune sostanze anti-smog. Il velivolo, molto simile a un ultraleggero, sorvolerà i centri più importanti del Paese e spargerà nell’atmosfera circa 700 kg di prodotti che bloccano e disperdono le molecole di Pm10.
In Cina, che è il più grande produttore di CO2 al mondo, sono stati sperimentati anche altri metodi alternativi per risolvere il problema inquinamento. A Pechino, ad esempio, è stato utilizzato uno speciale laser Made in Italy in grado di riconoscere le particelle pericolose per la salute tramite la rifrazione della luce.