Il presidente della Interactive Entertainment Business di Microsoft ha consigliato di comprare una Xbox 360 a quegli utenti che non possono essere sempre connessi per il gaming come richiede la nuova Xbox One
Lunedì si è tenuta all’Electronic Entertainment Expo 2013 l’attesa sfida fra la Xbox One di Microsoft e la Playstation 4 di Sony. Dallo scontro sembra essere uscita vincitrice la console della casa giapponese per diversi motivi: il prezzo (399 euro per PS4 e 499 euro per Xbox One), la possibilità di utilizzare giochi usati e soprattutto la possibilità di giocare anche offline. Sul tema della necessità di una connessione web 24 ore su 24 per giocare è intervenuto Don Mattrick, presidente della divisione Interactive Entertainment Business di Microsoft. Le sue dichiarazioni hanno suscitato un certo stupore.
Non hai accesso al web? Compra una Xbox 360
Mattrick ha spiegato come la connessione perenne sia necessaria per godere appieno dell’ampio ventaglio di servizi offerto da Xbox One. Poi, se proprio non è possibile avere un così continuo accesso alla Rete, basta comprare una Xbox 360. “Abbiamo già un prodotto per chi non riesce a ottenere una qualche forma di connessione online: si chiama Xbox 360 e se non avete accesso al web questo è un dispositivo che funziona offline”, ha dichiarato il dirigente di Microsoft.
“Vogliamo portare le console nel digitale”
Il responsabile marketing di Xbox, Yusuf Mehdi ha dato una più diplomatica risposta sull’argomento. “Questo è un grosso cambiamento e i consumatori non sempre amano cambiare. Per questo motivo dobbiamo fare un grosso lavoro per informare i clienti e far sì che possano comprendere la nostra strategia.- ha spiegato Mehdi – “Stiamo cercando di fare qualcosa di grande per muovere l’industria dei videogiochi su console nel mondo digitale. Crediamo che il mondo digitale sia il futuro e pensiamo che il digitale sia la soluzione migliore”.
Il manager ha anche trattato il tema dei giochi usati, spiegando come Microsoft abbia cercato di venire incontro agli interessi suoi, degli utenti, dei rivenditori e dei produttori di videogiochi. “Vogliamo supportare tutti quanti in questo sistema, a partire dai clienti, ma vogliamo che i publisher siano pagati per i grandi giochi sui quali lavorano e che i rivenditori siano in grado di vendere i nostri prodotti ottenendo un ricavo”, ha spiegato Mehdi.